Data la diffusione del Coronavirus, Daniele Marchetti (Lega), tramite un’interrogazione, vuole sapere se siano stati eseguiti interventi sugli ambienti del nuovo ospedale di Imola, nel bolognese, tali da soddisfare i requisiti strutturali e tecnologici delle camere di degenza adibite all’isolamento”.
Il documento ‘Infezione da nuovo coronavirus (2019–nCoV)‘ prevede per i pazienti ricoverati per sospetta polmonite di origine virale “isolamento droplet, aereo e da contatto” fino ai risultati dei test di laboratorio e successivamente, se confermato, centralizzare la gestione del caso all’unità operativa di malattie infettive di riferimento. Con un’interrogazione presentata nella scorsa legislatura, Marchetti chiedeva “se i locali adibiti a isolamento airborne/droplet dell’ospedale nuovo di Imola soddisfano in pieno le caratteristiche dettate dalla delibera di giunta regionale che prevede i requisiti per assicurare la prevenzione e il controllo delle infezioni”. In risposta a questa interrogazione, il leghista riporta una delibera di Giunta che “in tema di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie fa riferimento a specifici requisiti impiantistici e tecnologici che devono rispettare le strutture di malattie infettive. Tali requisiti non riguardano le strutture di degenza ordinaria di Medicina interna del nuovo ospedale di Imola”.
Dunque, il consigliere leghista chiede all’esecutivo regionale “se dalla risposta data all’interrogazione nella scorsa legislatura siano stati eseguiti interventi sugli ambienti del nuovo ospedale di Imola tali da soddisfare i requisiti strutturali e tecnologici delle camere di degenza da individuarsi come locali adibiti all’isolamento e se, per collocare un paziente con polmonite interstizio-alveolare compatibile con il coronavirus, è necessario che gli ambienti soddisfino tutti i requisiti previsti dalla Delibera di Giunta Regionale 23 febbraio 2004”.
(Margherita Giacchi)