La Giunta intervenga per far arrivare un sostegno economico alle imprese della Valle del Savio danneggiate dalla chiusura della E45 – dopo il sequestro del viadotto del Puleto – e si attivi presso tutti gli organi competenti per far prendere “come metro di valutazione non il bimestre gennaio-febbraio 2019, ma il bimestre gennaio-febbraio 2018 indicatore più significativo di fatturati reali”. La Regione, inoltre, faccia sapere se ha già preso provvedimenti per sostenere le aziende.
La richiesta è del consigliere Marco Lisei (Fratelli d’Italia) che ha presentato un’interrogazione.
Il viadotto del Puleto è stato chiuso, nel tratto che unisce Emilia-Romagna e Toscana, nel gennaio 2019. Molte imprese, a causa del crollo del fatturato, hanno dovuto chiudere “mentre altre, senza pochi sforzi e con consistenti cali di fatturato, sono riuscite a rimanere aperte” scrive il capogruppo.
Il Decreto Crescita del Governo ha previsto aiuti per 10 milioni, di cui 5,6 all’Emilia-Romagna, ma non ha considerato le aziende della Valle del Savio. Nel gennaio 2021, il Parlamento ha accolto un emendamento di Fdi che chiedeva di estendere i finanziamenti anche alle aziende che, tra mille difficoltà, erano rimaste aperte. A breve, continua il consigliere, il testo sui contributi dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri. Sono previsti aiuti da mille a 150mila euro “a quelle partite Iva che riescano a dimostrare un calo del fatturato fino al 33% nei mesi di gennaio e febbraio 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019”. Ma gennaio e febbraio 2019, sottolinea Lisei, sono i mesi che coincidono con la chiusura del viadotto.
(Gianfranco Salvatori)