COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente. Pompignoli (Lega): “Parco eolico di Monte Giogo, la Regione non dia le autorizzazioni di impatto ambientale”

“In terra toscana, al confine con la Romagna, prevista la costruzione di 8 aerogeneratori alti 165 metri. Tutti gli Enti locali coinvolti hanno dato parere negativo temendo per l’impatto sul paesaggio”

Il Parco eolico di Monte Giogo di Villore avrebbe ricevuto l’autorizzazione della Regione, nonostante il parere contrario di tutti gli Enti locali coinvolti nel territorio di Romagna. La Giunta dica se intende procedere ugualmente “concedendo i permessi preliminari e le autorizzazioni di impatto ambientale”. Inoltre, la Regione spieghi se intende accogliere le rimostranze degli Enti locali romagnoli e dei cittadini. Infine, vengano forniti i dati del progetto, gli impatti “sul paesaggio, sull’ecosistema di crinale e sull’assetto idrogeologico dell’area interessata oltre alle misure di compensazione ambientale ed economica previste a garanzia dei Comuni coinvolti”.

E’ il testo dell’interrogazione presentata da Massimiliano Pompignoli (Lega) sul parco eolico che dovrebbe nascere sul versante toscano del crinale appenninico, al confine con al Romagna. E’ prevista la costruzione di “8 aerogeneratori di altezza massima di 165 metri e potenza complessiva pari a 29,6 MW”.

L’Emilia-Romagna, scrive Pompignoli, nel maggio 2020 ha chiesto il parere degli Enti locali romagnoli sugli impatti sul paesaggio, sulla salvaguardia della biodiversità e la conservazione degli habitat naturali. “Sia il Parco nazionale delle Foreste casentinesi Monte Falterona e Campigna, sia l’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese che la stessa Soprintendenza hanno fornito, in merito, pareri negativi- ricorda il consigliere- rilevando l’incompatibilità dell’installazione di grandi impianti eolici industriali con il paesaggio e la protezione degli ambienti appenninici nelle zone speciali di protezione “Muraglione-Acquacheta”. L’impatto sul paesaggio, conclude il consigliere, riguarda le montagne fino al crinale faentino con vista diretta dalla Romagna.

(Gianfranco Salvatori)

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