L’azienda valliva particolare di caccia Valli di Comacchio è al centro di una interrogazione dalla consigliera Giulia Gibertoni (gruppo Misto), che vuole sapere se abbia pagato le tasse dal 2016 al 2020, oltre a una sanzione, per un totale di oltre 372mila euro, o se la multa sia stata impugnata, chiede anche se il Comune di Comacchio abbia vigilato a dovere. In particolare la consigliera vuole sapere se e come la Regione Emilia-Romagna recupererà la somma e, in caso di mancato pagamento, se sarà ritirata la concessione.
La consigliera, che nel testo dell’atto ispettivo richiama le numerose disposizioni di legge che hanno portato alla concessione, aveva già presentato diverse interrogazioni in ottobre, dicembre e luglio del 2020 sulla regolarità dell’autorizzazione dell’azienda faunistico-venatoria e sul possibile danno erariale subito dalla Regione.
Nel dicembre 2020 ci fu un accertamento e venne irrogata la sanzione perché, per 5 anni, non risultava pagata la tassa di concessione regionale. “In realtà – scrive la consigliera – l’Azienda valliva particolare di caccia di Comacchio non ha mai pagato la tassa di concessione regionale, prevista per la concessione di costituzione di Aziende faunistico-venatorie, dal primo anno della sua costituzione, nel 1993, ad oggi”. Il Comune di Comacchio, poi, non avrebbe mai vigilato sul mancato pagamento, così come la Regione, “nascondendosi dietro le mancate segnalazioni prima della Provincia e poi dai servizi territoriali sulla caccia di Ferrara”.