La Regione inserisca subito “nelle categorie prioritarie per l’accesso ai vaccini anti-Covid anche i genitori e/o i caregiver familiari dei pazienti fibrocistici di età inferiore ai 18 anni, ai quali per motivi anagrafici non può essere somministrata la vaccinazione”. La richiesta è in una risoluzione, presentata alla Giunta, dal consigliere Marco Lisei (Fratelli d’Italia).
L’intento, si legge nel testo, è quello “di garantire loro la massima protezione e colmare una lacuna che crea di fatto una discrepanza di trattamento rispetto ad altri soggetti parimenti ricompresi nella categoria di “ persone estremamente vulnerabili”. Lisei ricorda che la fibrosi cistica è una malattia genetica a trasmissione autosomica, che colpisce principalmente l’apparato respiratorio e intestinale.
Nel Piano nazionale vaccini dello scorso febbraio sono state recepite le indicazioni della Lega Italiana Fibrosi Cistica onlus e i malati sono stati inseriti “nelle categorie prioritarie per l’accesso ai vaccini anti-Covid nella fase 2 della campagna vaccinale in quanto ritenute “estremamente vulnerabili’”, scrive Lisei.
Vanno tutelati, poi, secondo il consigliere i “genitori e agli altri familiari conviventi, come già espressamente previsto per i pazienti onco-ematologici e per altre categorie di “persone estremamente vulnerabili” quali i soggetti colpiti da malattie autoimmuni ed i pazienti in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive”. Il Veneto dovrebbe vaccinare in settimana le persone “estremamente vulnerabili” tra cui i malati di fibrosi cistica e anche la Regione Abruzzo si sarebbe già attivata.