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Sessione europea. Udienza conoscitiva su Programma Commissione europea 2021: “Politiche sociali, transizione ecologica e digitalizzazione sono la nostra risposta alla pandemia”

In commissione Bilancio il punto di vista sulle politiche europee post-Covid di eurodeputati e rappresentanti delle realtà emiliano-romagnole, che chiedono di sfruttare al meglio le risorse di Recovery fund e Next generation Eu. La presidente Petitti: “La pandemia ci ha insegnato che solo insieme possiamo vincere sfide sanitarie, sociali ed economiche”.

Transizione ecologica, trasformazione digitale, attenzione alle politiche sociali, soprattutto a seguito dell’emergenza Covid. Ma anche accelerazione della campagna vaccinale e utilizzo di tutte le risorse a disposizione per sostenere la ripresa, a partire da Recovery fund e Next generation EU. Sono queste le priorità del Programma di lavoro 2021 della Commissione europea, presentato in Commissione Bilancio (presieduta da Massimiliano Pompignoli) e sul quale si sono espressi in udienza conoscitiva parlamentari europei e rappresentanti del mondo istituzionale, associativo e produttivo emiliano-romagnolo. L’ascolto degli stakeholder è infatti il momento propedeutico allo svolgimento della Sessione europea, che si avvierà il 22 marzo e che coinvolgerà tutte le commissioni assembleari, per poi arrivare all’approvazione di una risoluzione di indirizzo alla Giunta sulla partecipazione della Regione alla formazione e all’attuazione del diritto dell’Unione europea, che sarà discussa in Aula l’11 maggio prossimo.

“Mai come in questa fase storica il legame tra l’Italia e l’Europa si sta rilanciando in maniera davvero forte e importante”, ha detto la presidente dell’Assemblea Emma Petitti ricordando come la partecipazione alle politiche europee sia da sempre una priorità per l’Emilia-Romagna. “Nella negatività dell’evento, la pandemia ci sta insegnando che solo insieme possiamo vincere sfide sanitarie, sociali ed economiche che da soli ci vedrebbero soccombere.” La presidente Petitti ha poi ricordato la principali novità della Sessione europea 2021, che per la prima volta vede il coinvolgimento della Rete europea regionale, di cui fanno parte i firmatari del Patto per il lavoro e per il clima e le Unioni dei Comuni dell’Emilia-Romagna. Inoltre a maggio, ha ricordato la presidente, si aprirà la Conferenza sul futuro dell’Europa: un appuntamento che consentirà ai cittadini di esprimere la loro idea su quello che ritengono importante per l’Unione e che sarà coordinato in regione proprio dal Centro Europe Direct dell’Assemblea.

Anche per la vicepresidente Elly Schlein questo è un anno importante, perché “la pandemia ha colpito trasversalmente tutti i paesi europei e ha costretto l’Unione a rivedere le sue politiche e a mettere in campo strumenti inediti”. Le priorità del programma Next generation EU, ha spiegato Schlein, sono tre: transizione ecologica, trasformazione digitale e coesione sociale. “Non parliamo di finanziamenti a pioggia, ma di risorse per creare opportunità di lavoro e innovazione, provando a colmare quelle diseguaglianze acuite dalla pandemia, come i divari di genere, sociali e territoriali”. Inoltre, ha spiegato la vicepresidente della Regione, il Green deal europeo si è arricchito con obiettivi più ambiziosi sulla riduzione delle emissioni, sull’agricoltura sostenibile, sull’intelligenza artificiale, sulla tutela infanzia e adolescenza e sul ruolo dell’Unione europea in ambito sanitario.

Lia Montalti, membro dell’ufficio di presidenza dell’Assemblea con delega all’Europa, ha ricordato il lavoro che il parlamento regionale sta portando avanti con l’obiettivo di migliorare sempre di più il rapporto tra istituzioni regionali, locali, stakeholders e istituzioni europee per contribuire alle politiche europee: “Pensiamo sia necessario portare in maniera forte la voce dell’Emilia-Romagna in Europa e vigilare sul fatto che i fondi europei siano sempre un’occasione per i nostri territori. Abbiamo davanti un periodo complesso a causa della pandemia, sul fronte sociale ed economico, ma abbiamo strumenti nuovi per sostenere la ripresa.”

Poi il saluto del responsabile dell’Ufficio a Milano del Parlamento europeo Maurizio Molinari, che ha ringraziato la Regione Emilia-Romagna per la grande collaborazione dimostrata sulle tematiche europee: “Next generation EU è un’opportunità e una sfida senza precedenti, sono certo che l’Emilia-Romagna saprà far tesoro di queste risorse, visto che è una delle regioni più virtuose nell’utilizzo dei fondi europei”. Molinari ha portato quindi l’attenzione sui temi, secondo lui, cruciali per il 2021: l’intelligenza artificiale, “che quest’anno esprimerà tutto il suo potenziale”, e il piano vaccinale (“sono sicuro che la campagna vaccinale accelererà”).

A seguire sono intervenuti diversi parlamentari europei, a partire da Elisabetta Gualmini, eurodeputata ed ex vicepresidente dell’Emilia-Romagna, che ha fatto arrivare alla commissione un suo parere scritto. “Questo è uno dei momenti più difficili della nostra storia, che ha portato però a risposte straordinarie come la sospensione del patto di stabilità e il Recovery fund, che è una grande opportunità di rilancio e ripresa per le regioni”. Per Elisabetta Gualmini si tratta di un piano di investimenti “senza precedenti” e per questo servono linee programmatiche forti e condivise con enti locali e con i territori. L’europarlamentare dem si è poi concentrata sull’importanza dell’Europa nella campagna vaccinale: “L’Europa c’è e ha deciso di rafforzare il suo pilastro sociale. L’approccio europeo ha evitato che solo i paesi ricchi si accaparrassero i vaccini, ora però Astrazeneca deve onorare gli impegni presi. Bisogna inoltre lavorare sulla condivisione delle licenze e dei brevetti, aumentare la produzione di dosi per attuare una vaccinazione su larga scala e studiare un passaporto vaccinale, che permetta a chi è immune riprendere a muoversi sul territorio europeo”.

Rosanna Conte, eurodeputata del gruppo Identità e democrazia, ha parlato della “disputa” tra Italia e Slovenia sull’aceto balsamico di Modena e sulla necessità di tutelare il “Made in Italy”, soprattutto nel settore agroalimentare. Sui fondi europei, Conte è convinta che “non possiamo permetterci di sprecare neanche un centesimo” e “che le regioni giochino un ruolo fondamentale perché sono enti vicini ai cittadini”. Della stessa idea anche Paolo Borchia, europarlamentare sempre di Identità e democrazia, secondo il quale l’Italia deve sfruttare al meglio i fondi europei proprio perché è stato uno dei paesi più colpiti dalla pandemia, da un punto di vista sanitario ma anche economico: “Importante investire sulla tecnologia per le piccole imprese, perché possano essere competitive nel mondo, sull’efficientamento energetico e sulle energie rinnovabili. In questa fase però bisogna essere pragmatici e con i piedi per terra, per stare vicini alle priorità e alle esigenze dei cittadini.”

Infine, sono intervenuti rappresentanti degli enti locali e delle realtà produttive emiliano-romagnole. Michela Zanetti, sindaca del Comune di Fornovo di Taro nell’Appennino parmense, ha chiesto di sostenere la transizione ecologica e digitale soprattutto per i comuni montani: “Abbiamo bisogno di connessione, banda larga, digitalizzazione e attenzione per le aree appenniniche e periferiche”. Pietro Mambriani, Confindustria Emilia-Romagna, ha rimarcato l’importanza di lavorare insieme sulle azioni di investimento per utilizzare questi fondi e sulla semplificazione dei bandi, mentre Michela Guerra di Linea Rosa, associazione ravennate a tutela delle donne, ha portato l’attenzione sul tema del lavoro femminile e sulla condizione lavorativa delle donne, “che sono i soggetti più colpiti dalla pandemia”.

 

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