Non supera l’esame della commissione Bilancio, guidata da Massimiliano Pompignoli, il progetto di legge del consigliere della Lega Stefano Bargi che prevedeva di introdurre misure di sostegno straordinario alle attività produttive, intervenendo con una sostanziale riduzione dell’Irap a loro carico.
“La criticità che ci viene sottolineata dalla maggioranza- ha rimarcato Bargi- riguarda le risorse da destinare agli interventi. Ci hanno detto che il bilancio regionale non si può permettere tante risorse. Ma, volontariamente, ho depositato questo pdl a fine 2020, in modo da poter mettere mano al bilancio regionale, prevedendo capitoli di spesa”.
C’è anche la questione delle risorse europee: “I 250 milioni- ha spiegato il consigliere- sono stati totalmente utilizzati per l’emergenza sanitaria, trascurando completamente il mondo economico e quello delle imprese. Sembra quasi che non ci sia una situazione di crisi”. L’esempio, per Bargi, è il Veneto: “Ha utilizzato in modo diverso la variazione di bilancio, pensando sì all’emergenza sanitaria, ma anche alle famiglie e alle imprese”.
Luca Sabattini (Partito democratico), però, rivendica la scelta degli investimenti fatti, “perché in fase pandemica tutti i cittadini hanno capito il significato degli investimenti messi in campo. Stiamo parlando di centinaia di milioni di euro ed è responsabilità di chi governa non porsi obiettivi che non possono essere finanziati se non a scapito di altri. Sugli investimenti per la sanità pubblica, inoltre, non facciamo passi indietro”. Riguardo alle attività economiche, ha proseguito il consigliere dem, “non è vero che non c’è attenzione. Questo progetto di legge, peraltro, si basa su ciò che è stato fatto la scorsa legislatura, che mirava a incentivare e aiutare i territori montani e la logica di quell’intervento era aiutare le attività presenti perché restino in quei territori. Lo strumento dell’Irap per aiutare le imprese citate nel pdl non è corretto, quel tipo di strumento non va a toccare direttamente la leva fiscale”. Per questo motivo il Pd e il resto della maggioranza non hanno dato l’ok al progetto di legge presentato dalla Lega.