Quali sono gli elicotteri dotati di strumentazione idonea al volo notturno? Ci sono convenzioni con altre regioni per funzioni di back up e di primo intervento nel caso di soccorsi in zone più facilmente raggiungibili da oltre confine regionale? Quanti sono stati gli interventi svolti nel 2020 suddivisi per tipologia e luogo di atterraggio? E poi ancora: qual è l’elenco delle basi di atterraggio notturne e degli atti che formalizzano le convenzioni con i Comuni nonché le competenze in merito alla manutenzione e alla gestione delle piazzole? Ci sono piazzole precedentemente autorizzate all’atterraggio
notturno ma oggi indisponibili?
A chiedere di fare il punto sul servizio di elisoccorso è un’interrogazione della consigliera Valentina Castaldini (FI) in cui si ricorda che “da agosto 2018 l’elicottero è stato dotato di una tecnologia NVG (Night Vision Goggles, visori a intensificazione di luce posizionati sui caschi dei piloti), che consente di intervenire in piena sicurezza anche nelle basi di decollo e atterraggio non illuminate con modalità analoghe a quelle diurne e che, pertanto, il numero di aree attrezzate è significativamente aumentato”.