Il ministero dello Sviluppo Economico ha già autorizzato le prove di iniezione in sovrappressione nel giacimento di gas naturale di San Potito nel comune di Bagnacavallo? Sempre riguardo allo stabilimento ravennate, la Regione come intende dare seguito alla risoluzione approvata all’unanimità dall’Assemblea lo scorso 29 gennaio con la quale si chiede alla Giunta di dare la priorità a politiche energetiche regionali maggiormente indirizzate all’introduzione di fonti energetiche rinnovabili e a piani di risparmio ed efficienza energetica, anziché allo sfruttamento in sovrappressione degli stabilimenti di stoccaggio del gas che, oltre a presentare elevati livelli di rischio, incidono comunque fortemente sull’inquinamento ambientale?
A chiederlo, in un’interrogazione, sono i consiglieri Silvia Zamboni (Europa Verde) prima firmataria, Igor Taruffi e Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa).
Nel presentare l’atto ispettivo, i tre consiglieri ripercorrono l’intera vicenda che riguarda l’impianto di stoccaggio sito a Bagnacavallo, le recenti richieste da parte del gestore di procedere a una “sovrappressione” nel ritmo di produzione e i timori emersi nella cittadinanza per i potenziali effetti collaterali che questo potrebbe avere sull’ambiente. Ricordati gli impegni assunti dalla Giunta verso l’Assemblea legislativa, i firmatari dell’interrogazione chiedono, pertanto, all’amministrazione regionale di prendere posizione e di svolgere puntuale attività di controllo sul sito ravennate nonché una più generale promozione di politiche energetiche rinnovabili e quindi a basso o nullo impatto ambientale.