Sanità e welfare

Covid. Lisei (Fdi): “La Regione rimuova le incompatibilità che impediscono l’impiego per la vaccinazione di particolari categorie di medici”

Il capogruppo di Fratelli d’Italia in un’interrogazione rivolta alla Giunta chiede la rimozione dei vincoli che non consentono a varie categorie di medici di diventare vaccinatori

“Cosa ne pensa la Regione riguardo al mantenimento delle norme del piano vaccinale dell’ex commissario Arcuri, il quale aveva escluso dall’accesso agli organici addetti alle vaccinazioni i medici dipendenti di enti pubblici o privati, i medici convenzionati, quelli ancora in formazione o in corso di specializzazione e quelli con altri contratti in essere?”

E’ la domanda che Marco Lisei (Fratelli d’Italia) rivolge all’esecutivo regionale in merito al potenziamento della rete vaccinale, come esposto recentemente dal nuovo commissario all’emergenza Generale Figliuolo.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia sottolinea come, nel nuovo piano vaccinale, “la modalità di somministrazione del vaccino sia prevista il più capillare e celere possibile, ricorrendo a protezione civile, forze armate e volontari. Viene così superata la limitazione imposta dai centri di vaccinazione regionali, in quanto i vaccini dovrebbero essere resi disponibili al maggior numero di strutture possibili, siano queste pubbliche o private, come si è iniziato a fare per i tamponi”.

Stante l’impianto normativo vigente e alla luce degli appelli delle organizzazioni di categoria “affinché la Regione Emilia-Romagna si attivi perché vengano eliminate le incompatibilità che di fatto impediscono ai medici di vaccinare la cittadinanza”, Lisei formula l’auspicio che, almeno a livello regionale, si possa intervenire “per rimuovere questi ostacoli di natura burocratica che di fatto impediscono al personale sanitario disponibile di collaborare alla campagna vaccinale anti Covid, con ciò consentendo al maggior numero possibile di cittadini di immunizzarsi contro questo pericoloso virus”.

In via generale, infine, il capogruppo rivolge alla Giunta l’invito “a farsi promotrice anche a livello nazionale di una strategia unica di semplificazione, chiarezza e flessibilità che possa fare fronte a questa emergenza”.

(Luca Boccaletti)

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