Procedura negoziata aperta a tutti gli operatori economici interessati (60 le imprese invitate), compreso il gestore uscente (che, però, non ha partecipato); previsione negli atti di gara della “clausola sociale” e del patto d’integrità; costituzione, a carico dell’impresa aggiudicataria, di una Garanzia definitiva (pari al 10% del valore stimato della concessione) a tutela dei lavoratori e anche in caso di inadempienze contrattuali del gestore. Sono questi i punti più significativi della replica di Lea Maresca, Responsabile del Servizio Funzionamento e Gestione della Direzione generale dell’Assemblea legislativa regionale, alle dichiarazioni rese alla stampa da Silvia Pergola, segretaria Fisascat-Cisl, in merito alla vertenza dei lavoratori della buvette interna alla Regione.
Il nuovo gestore della buvette – spiega la Responsabile del Servizio – è stato individuato in seguito a procedura ad evidenza pubblica. “La prima procedura di gara, aperta a tutti gli operatori economici interessati, è andata deserta. A quel punto si è proceduto a una seconda gara, a procedura negoziata, alla quale sono stati invitati 60 operatori economici compreso il gestore uscente, che, però, non ha presentato alcuna offerta” precisa Lea Maresca.
Riguardo, poi, al contratto di lavoro, la Responsabile del Servizio evidenzia che, al fine di rafforzare le tutela a garanzia di questi lavoratori, “l’Assemblea legislativa, negli atti di gara, ha previsto l’applicazione della ‘clausola sociale’ e del patto d’integrità, in piena coerenza con il dettato normativo, gli orientamenti giurisprudenziali e i Protocolli di legalità”. Di più: “l’Amministrazione ha inserito negli atti di gara l’obbligo, a carico dell’operatore economico aggiudicatario, di costituire una Garanzia definitiva pari al 10% del valore stimato della concessione di cui l’Amministrazione può valersi per provvedere al pagamento di quanto dovuto dall’esecutore per le inadempienze derivanti dalla inosservanza di norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori”.
Per quanto concerne, infine, il criterio di selezione delle offerte, Lea Maresca è perentoria: “Negli atti di gara è stata prevista l’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo e non certo il criterio del prezzo più basso”. Proprio perché l’Amministrazione si è sempre posta a favore di una soluzione che tutelasse al contempo i diritti dei lavoratori e l’operatore economico – conclude la dirigente – “sono stati svolti numerosi incontri con le parti, chiedendo di partecipare al procedimento istruttorio avviato dall’Ispettorato territoriale del lavoro e di essere informata in merito all’esito dell’accertamento stesso”.