La possibilità di nuovi collegamenti ferroviari nell’area nordorientale della provincia di Modena e il capoluogo è il tema di una interrogazione presentata dalla consigliera Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle).
La richiesta alla Giunta è quella di sapere se esistano studi di fattibilità sul possibile utilizzo “attraverso collegamenti diretti o congiungendosi a Carpi lungo la Modena-Mantova”. Inoltre, Piccinini chiede se siano in corso contatti con Rfi, Fer e il ministero dei Trasporti e “quali siano le prospettive di sviluppo della rete ferroviaria nell’area della pianura centrale alla luce del processo di elaborazione e discussione del nuovo PRIT”.
Nell’area nordorientale, sottolinea Piccinini, c’è un importante distretto del biomedicale, non servito però dalla rete ferroviaria. Ci sono due linee ferroviarie, in pianura a valle della via Emilia, dirette nel Veronese: la Bologna-Verona e la Modena-Mantova-Verona. “Sono state avanzate, anche recentemente, ipotesi di sviluppo della rete ferroviaria nel territorio modenese- continua la consigliera M5s- ripristinando il collegamento diretto tra Mirandola e il capoluogo (esistente per il traffico passeggeri fino al 1964 e da lì a poco interrotta anche per il trasporto delle merci) oppure attraverso un nuovo collegamento tra Mirandola e Carpi (e da lì a Modena), che distano fra loro poco più di 21 Km, unendo le due direttrici Modena-Mantova e Bologna-Verona”. Infine, la possibilità di un collegamento diretto tra Mirandola e Modena era stata chiesta anche dall’Unione Comuni Modenesi area nord, che aveva deliberato nel gennaio 2020 un approfondimento.