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Imprese Modena. Gibertoni (Misto): far riprendere “L’Antico in Piazza Grande”

La consigliera chiede di risolvere i problemi emersi dalle norme antiCoronavirus per lo svolgimento dell’iniziativa antiquaria attualmente sospesa

La Regione si adoperi per permettere lo svolgimento della manifestazione “L’Antico in Piazza Grande” che da tradizione si svolge a Modena l’ultimo fine settimana di ogni mese e che è attualmente sospesa per via delle norme antiCoronavirus.

A chiederlo, in un’interrogazione, è la consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto), che ricorda come “ormai da mesi (precisamente dal 26 ottobre 2020) sono proibiti gli eventi quali le “fiere”, quindi, mentre sono vietate le attività di commercio su area pubblica per le manifestazioni fieristiche e similari, è consentito lo svolgimento delle altre attività di commercio su aree pubbliche: la manifestazione in questione benché sia denominata “fiera” ha tutte le caratteristiche del “mercato”, compresa la periodicità mensile, e tale è di fatto, rispondendo alla definizione delle norme statali in materia”.

Alla luce di questa premessa, Gibertoni interroga la Giunta per sapere “se non ritenga necessario e opportuno, in accordo con l’amministrazione comunale di Modena e degli operatori interessati, reintrodurre la manifestazione che si svolge mensilmente a Modena, l’ultimo sabato e domenica di ogni mese, denominata “ L’Antico in Piazza Grande”, all’interno delle manifestazioni mercatali consentite, ovviamente, con le stesse regole e prescrizioni sanitarie, a seguito dell’emergenza Covid-19, previste per tutti i mercati periodici e, più in generale, stante il prolungarsi dell’emergenza pandemica, se non ritenga necessaria una rivisitazione dell’elenco delle manifestazioni mercatali ed analoghe, denominate “fiere”, dal punto di vista delle possibilità di svolgimento in maniera controllata e compatibile con il controllo del diffondersi dell’epidemia, anche in considerazione dello svolgimento di queste manifestazioni all’aperto e, in caso positivo, se non ritenga di porre la questione all’attenzione delle altre Regioni e del governo nazionale”.

La consigliera vuole inoltre sapere dall’amministrazione regionale “se abbia eseguito una stima delle attività denominate “fiere” attualmente sospese e del conseguente danno economico per gli operatori delle stesse”.

 

 

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