Sanità e welfare

Sanità. Gibertoni (Misto): “Mancano i medici, eliminare il numero chiuso all’università”

Interrogazione per conoscere la situazione attuale in regione “e per prevedere meccanismi premiali durante il percorso formativo nonché finanziare borse di studio per le specializzazioni”

Sapere dalla Regione “quale sia, allo stato attuale, la situazione di carenza, su base regionale e nella prospettiva dei prossimi anni, riguardante l’ambito delle professioni mediche, con particolare riguardo alla medicina di base” e se “non si ritenga utile l’eliminazione delle barriere all’ingresso ai corsi di laurea delle professioni mediche” o arrivare a un “radicale ripensamento” delle stesse, prevedendo “meccanismi che premino il merito durante il corso degli studi, oltre che un maggior finanziamento delle borse di studio per le specializzazioni”.

E’ la richiesta della consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) contenuta in una interrogazione. A preoccupare è la carenza di medici in Emilia-Romagna, evidenziata soprattutto in questo periodo di pandemia, ma anche il basso numero di chi arriva a una laurea “con l’Italia che conta meno laureati nella fascia di età 30-34 anni rispetto alla media europea, risultando così ben lontana dagli obiettivi fissati dall’Unione europea”. La legge sul numero chiuso per Medina è dell’agosto 1999 e voleva garantire una migliore qualità della formazione, assicurando ad ogni studente “disponibilità di spazi, attrezzature e strumenti didattici sufficienti per un livello adeguato di formazione e per evitare il sovraffollamento”.

Gibertoni ricorda la proposta di legge della Sicilia, del 2020, che chiedeva al Parlamento di abolire il numero programmato e come la consigliera stessa sia più volte intervenuta, dal 2016, per garantire il fabbisogno di medici di famiglia e per programmare le “risorse umane in ambito sanitario e medico”. La Regione, continua Gibertoni, nel 2017, aveva riconosciuto le carenze e si era impegnata aumentando di 10 posti (portandoli a 80) il corso di Medicina per il bando 2017-2020. Dopo la pandemia e decine di migliaia di morti, nel settembre 2020 l’assessore regionale alle Politiche per la salute aveva annunciato: “Più medici di famiglia in Emilia-Romagna: pronti due bandi per il corso di formazione specifica in medicina generale, 173 i posti complessivi: 95 con borse di studio totalmente coperte anche con risorse regionali e 78, senza borse di studio, da assegnare con graduatoria riservata”.

 

 

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