“Continuare ad assicurare misure universali e personalizzabili per contrastare la povertà e per favorire l’inclusione lavorativa e sociale, quali il Reddito di cittadinanza, prevedendo azioni per rafforzarne l’efficacia, anche rispetto al quadro che si è determinato a seguito della pandemia”.
A chiederlo, con una risoluzione sono Silvia Piccinini (M5s) e Igor Taruffi (ER Coraggiosa), che sollecitano, sul tema, un intervento dell’esecutivo regionale nei confronti di governo e Parlamento.
La pandemia da Covid-19, rimarcano i due consiglieri, “ha determinato e sta ancora determinando importanti e negativi effetti sull’economia e sull’occupazione, mettendo a rischio gli standard di coesione sociale e i livelli di welfare che abbiamo conosciuto”. Le misure finora adottate a livello nazionale e regionale per il contrasto della povertà e per l’inclusione, proseguono, “poggiano sul binomio inscindibile di misure economiche e politica attiva del lavoro: queste misure devono essere confermate, rese realmente universali, disponibili ed efficaci, adeguandole al quadro che si è determinato a seguito dell’emergenza sanitaria (in particolare alle specifiche esigenze che si sono prodotte, alle nuove fragilità, etc.)”.
Partendo anche dalle esperienze regionali in materia (come ad esempio l’istituzione del reddito di solidarietà), Piccinini e Taruffi chiedono poi al governo regionale di “sostenere gli enti locali (che hanno un ruolo decisivo nell’applicazione di queste misure) nella progettazione e nella realizzazione dei cosiddetti Progetti utili alla collettività (Puc), anche con specifiche iniziative orientate all’obiettivo della transizione ecologica e con azioni rivolte a qualificare i servizi dei Centri per l’impiego e della Rete attiva per il lavoro, al fine di rafforzarne l’azione nell’ambito delle strategie per il contrasto delle diseguaglianze”.