Sanità e welfare

Covid. Mori (Pd): “Casi di depressione in aumento, servono cure tempestive”

La risoluzione chiede di aderire al progetto della Fondazione Onda, di investire risorse per garantire accessi immediati alle terapie e una campagna di sensibilizzazione. In regione, sono 85 mila persone colpite dalla malattia. Le donne si ammalano il doppio degli uomini

Uno studio sull’impatto del Covid-19 e del lockdown, “sulle forme depressive presenti nelle diverse fasce di popolazione, una campagna di informazione” e l’adesione ai principi del Manifesto ‘Uscire dall’ombra della depressione’ promosso dalla Fondazione Onda, investimenti mirati per consentire ai cittadini accessi immediati e cure tempestive. Nello studio presentato da Onda in un convegno, fra i dati diffusi, c’è “la stima di circa 85 mila persone che in Emilia-Romagna soffrono di depressione maggiore, di cui solo la meta viene diagnosticata e trattata e i circa 11 mila pazienti con depressione maggiore che non risponderebbero ai trattamenti secondo lo studio epidemiologico italiano Dory”.

In una risoluzione, di cui è prima firmataria Roberta Mori (Pd), si chiede alla Regione di intervenire. La risoluzione è stata siglata da altri 11 consiglieri del Gruppo del Partito democratico. L’impegno a contrastare questa malattia è da considerare perché “la Regione Emilia-Romagna si pone all’avanguardia in Italia per il proprio sistema di servizi integrati territoriali e ha adottato nel proprio Piano sociale e sanitario un approccio interdisciplinare di genere orientato all’appropriatezza della diagnosi e della presa in carico sociosanitaria”.

La depressione, ricorda Mori, è un disturbo mentale grave e comune e le donne sono colpite in misura doppia rispetto agli uomini: “In Europa vivono con la depressione oltre 35 milioni di persone, in tutte le fasce di eta, in Italia circa 3,5 milioni, di cui oltre 2 milioni sono donne”. Purtroppo, la depressione porta ancora oggi lo stigma di “pericolosità” e “inguaribilità”, frutto di luoghi comuni e stereotipi. Secondo una stima, continua Mori, meno della metà dei malati riceve adeguate diagnosi e cure.

Secondo uno studio del Dipartimento di Salute Mentale dell’Universita della Campania “Luigi Vanvitelli” sono aumentati i livelli di ansia, depressione e sintomi legati allo stress. Secondo un’altra indagine, “diretta dall’Universita di Oxford e curata in Italia dal Dipartimento di Scienze statistiche dell’Universita di Padova, sono le fasce d’eta tra i 18 e i 29 anni e tra i 30 e i 44 quelle maggiormente colpite da ansia, noia, depressione, insofferenza per i limiti sociali, con percentuali di aggravamento in media del 20% a causa del prolungarsi della segregazione”. E alcune stime prevedono un aumento dei casi.

il Manifesto di Onda, ricorda Mori, “realizzato con il patrocinio della SIP (Societa Italiana di Psichiatria) e della SINPF (Societa Italiana di Neuropsicofarmacologia), e una call to action collettiva per promuovere efficaci azioni di prevenzione mirata, un tempestivo e facilitato accesso ai percorsi di diagnosi e cura, anche attraverso il potenziamento dei servizi sul territorio e attivita di ricerca volte a individuare le misure terapeutiche piu efficaci e innovative in ambito farmacologico, cognitivo e psicosociale”.

Gli altri firmatari della risoluzione sono: Francesca Marchetti, Marilena Pillati, Lia Montalti, Nadia Rossi, Palma Costi, Ottavia Soncini, Antonio Mumolo, Andrea Costa, Katia Tarasconi, Marcella Zappaterra, Massimo Bulbi.

 

 

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