Imprese lavoro e turismo

Turismo invernale. Lisei (Fdi): “Ristori pari ad almeno l’80 per cento delle perdite”

Il consigliere chiede poi alla Giunta di reperire ulteriori risorse “per incrementare il contributo già stanziato dalla Regione Emilia-Romagna a sostegno degli operatori delle strutture ricettive montane, allargando la platea dei beneficiari a tutti gli operatori danneggiati dalle limitazioni o dalla chiusura dell’attività dovute alla pandemia”

Con una risoluzione Marco Lisei di Fratelli d’Italia chiede all’esecutivo regionale di sollecitare il governo nazionale a prevedere subito uno stanziamento per il comparto sciistico e per tutta la filiera dell’indotto (dalla ristorazione al settore turistico ricettivo). In particolare, il consigliere chiede siano riconosciute a queste categorie “risorse pari almeno all’80 per cento delle perdite registrate nella stagione 2020/2021 (rispetto all’anno precedente)”.

Lisei chiede poi alla Giunta di reperire ulteriori risorse “per incrementare il contributo già stanziato dalla Regione Emilia-Romagna a sostegno degli operatori delle strutture ricettive montane, allargando la platea dei beneficiari a tutti gli operatori danneggiati dalle limitazioni o dalla chiusura dell’attività dovute alla pandemia”.

Il decreto dello scorso 14 gennaio, si legge nell’atto d’indirizzo, “precisava che gli impianti sarebbero stati riaperti anche agli sciatori amatoriali dal 15 febbraio (subordinatamente all’adozione da parte dei gestori di tutte le prescrizioni di sicurezza indicate dai protocolli)”.

“A poche ore dalla prevista riapertura degli impianti il ministro Speranza ha però improvvisamente e inaspettatamente comunicato la decisione di prolungare la chiusura degli impianti fino al 5 marzo”, rimarca il capogruppo.

La comunicazione del ministro, sottolinea Lisei, “ha comprensibilmente lasciato sgomenti i gestori degli impianti, gli albergatori, i ristoratori e tutti i lavoratori legati al mondo dello sci (già fortemente provati dai lunghi mesi di inattività forzata e dopo aver investito ingenti risorse in vista della riapertura)”. Il comparto, conclude, “rappresenta una risorsa insostituibile per l’economia del territorio, è pertanto necessario intervenire tempestivamente con aiuti economici adeguati”.

 

 

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