Sanità e welfare

Welfare Modena. Lega: fare chiarezza su area nomadi di Carpi

I consiglieri Stefano Bargi e Simone Pelloni vogliono sapere perché nella gestione degli spazi in questione non siano state seguiti i progetti originari

Fare chiarezza sulla mancata risistemazione della microarea nomadi di Carpi, in provincia di Modena.

A chiederlo è un’interrogazione della Lega a firma dei consiglieri Stefano Bargi (primo firmatario) e Simone Pelloni, in cui si ripercorre l’intera vicenda dell’area modenese. La Regione Emilia-Romagna ha concesso 106.968 euro (a carico dell’ente rimanevano altri 26.742 euro) al Comune di Carpi per sistemare le due microaree di nomadi sinti separate da una siepe, con la possibilità di un accesso diverso da quello attuale, permettendo in tal modo di porre in sicurezza l’area delimitando gli spazi riservati ai sinti rispetto all’attigua scuola superiore. Nel novembre 2019 è stata avviata la procedura per l’ampliamento dell’area occupata dal campo (da 1.400 a 3mila 400 metri quadrati) così da creare una ulteriore struttura di accoglienza, dotata di ingresso autonomo e separata dalla prima da una recinzione. “Successivamente- spiegano gli esponenti del Carroccio- di questa ricollocazione dei nomadi di Carpi non si è più saputo nulla, tanto che ad oggi, come riportato da alcuni organi di stampa, la nuova area risulta in condizioni di totale abbandono, inutilizzata e cosparsa di erbacce e detriti, mentre quella precedente risulta sovraffollata ben oltre i confini delle sei piazzole assegnate e fuori dalle recinzioni stazionano in permanenza camper e roulotte”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se sia a conoscenza della mancata sistemazione della microarea per i nomadi di Carpi e quali iniziative intenda intraprendere per porvi riparo, visti i finanziamenti regionali

concessi”. I leghisti, inoltre, chiedono se la Regione “sia a conoscenza di altre situazioni simili sulle microaree per i nomadi nella provincia di Modena”.

 

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