Ambiente e territorio

Territorio Modena. Barcaiuolo (Fdi): mettere in sicurezza il fiume Secchia

Interrogazione e risoluzione del consigliere per chiedere interventi in una delle zone più fragili dell’Emilia-Romagna

La Regione intervenga per mettere in sicurezza il fiume Secchia, in provincia di Modena.

A chiederlo è il consigliere Michele Barcaiuolo (Fdi) che, dopo aver ricostruito il quadro storico e geografico della vicenda, dedica al tema un’interrogazione e una risoluzione. Barcaiuolo, dunque, interroga la Giunta per sapere “se e quali misure la Regione intenda adottare per coordinare un progetto complessivo del fiume Secchia fra i vari Enti competenti per poter adeguare le opere idraulicamente critiche in modo da consentire il transito della portata di riferimento a Tempo di Ritorno 200 anni; se la Regione abbia previsto un piano straordinario di pulizia del letto fluviale e se intenda, di concerto con le autorità locali, prevedere un piano di chiusura delle tane degli animali fossori maggiormente frequente e strutturato; se la Regione intenda valutare un piano di espropri di terreni al fine di consentire la possibilità ai corsi d’acqua di allargarsi”. Il consigliere vuole, inoltre sapere dall’amministrazione “se il PAI (Piano per l’Assetto Idrogeologico) adottato e approvato con DPCM del 24 Maggio 2001, sia stato modificato e aggiornato in base alle esigenze dei nuovi valori delle portate limite di deflusso per l’asta del Fiume Secchia (2019); se esiste un piano unitario per la messa in sicurezza, con valori di riferimento TR 200, per il fiume Secchia dalla sua foce fino al tratto montano e se AIPO, Autorità di Bacino, Regione Emilia-Romagna, Protezione Civile, in coordinamento con tutti gli stakeholder, abbiano conseguito un nuovo strumento normativo per l’indennizzo, una-tantum, dei danni causati dagli eventi di piena sempre più frequenti degli ultimi anni”.

Sul versante risoluzione, invece, il consigliere vuole che la Giunta sia impegnata “in collaborazione con i vari Enti competenti in materia di Difesa del suolo e di Gestione delle opere, alla realizzazione di un progetto che consenta di adeguare le opere idraulicamente critiche in modo da consentire il transito della portata in riferimento a Tempo di Ritorno 200 anni; alla realizzazione di un piano strategico di pulizia dell’alveo del fiume secchia e alla realizzazione di un piano di controllo e chiusura costate delle tane degli animali fossori presenti negli argini del fiume”.

 

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