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Welfare. Ok in Aula a risoluzione Pigoni (lista Bonaccini) e Bargi (Lega): prorogata scadenza accreditamento nidi e scuole infanzia

L’atto d’indirizzo è stato votato all’unanimità. Burocrazia, aumento dei costi e calo delle rette hanno messo in difficoltà le strutture private durante la pandemia

Passa all’unanimità la risoluzione che impegna la Giunta a prorogare l’entrata in vigore delle procedure per la concessione dell’accreditamento ai nidi d’infanzia. La direttiva della Regione sarebbe dovuta entrare in vigore dal 30 giugno 2021.

La risoluzione è stata presentata da Giulia Pigoni (lista Bonaccini) e Stefano Bargi (Lega). Oltre alla risoluzione sono stati approvati anche alcuni emendamenti.

Giulia Pigoni aveva detto che “l’approvazione con l’accordo di tutti sarebbe un bel segnale per i cittadini”. La consigliera ha ricordato che la Delibera cade in un periodo difficile per i servizi della prima infanzia, sia pubblici sia privati. Questi ultimi, in particolare, si trovano ad affrontare un calo di entrate dovuto all’aumento dei costi per la prevenzione dal Covid-19 e il venire meno di molte rette. A questi aspetti si aggiunge poi una burocrazia che complica ancora di più le procedure per l’accreditamento e l’autovalutazione dei servizi. le valutazioni sono poi vagliate dai Comuni o dalle Unioni dei Comuni, in concerto con le Commissioni tecniche distrettuali e i Coordinamenti pedagogici territoriali.

Stefano Bargi si è detto soddisfatto “della piena condivisione” e ha ringraziato Pigoni “per avermi chiamato a sottoscrivere la risoluzione”. Anche il consigliere leghista si è detto d’accordo sullo snellimento burocratico, per garantire un effettivo servizio ai cittadini, e ha sottolineato che “la proroga dovrebbe essere estesa fino al 31 dicembre; credo che anche l’autunno sarebbe una data accettabile per dare respiro agli Enti locali”.

Francesca Marchetti (Pd) ha ricordato la genesi di questo provvedimento che ha portato a un sistema educativo integrato di qualità grazie a un confronto serrato con tutti i portatori di interesse del settore (personale della scuola, coordinamenti pedagogici, gestori pubblici e privati). Marchetti, favorevole alla risoluzione, ha affermato che è difficile far rispettare i tempi a causa della sofferenza economica dovuta alla pandemia.

Secondo Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) “questi sono servizi fondamentali, anche perché contrastano la decrescita demografica. Le strutture private sono preoccupate per la Direttiva regionale e sono in difficoltà a causa delle procedure burocratiche – che vanno riviste – e l’autovalutazione, a cui si sommano i costi legati all’accreditamento e al calo delle entrate”.

 

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