Servono risorse per completare il piano di riqualificazione, elettrificazione e rilancio delle linee ferroviarie su cui si snoda il collegamento diretto tra Mantova e Reggio Emilia. È l’impegno che chiede la risoluzione del Partito democratico a prima firma Andrea Costa approvata oggi dall’Aula insieme a quella di Silvia Piccinini del Movimento 5 stelle, che chiede di proseguire il processo di elettrificazione della linea Parma-Suzzara e di accelerare i collegamenti fra l’area di Mantova e la stazione alta velocità di Reggio Emilia oltre che con lo scalo di Dinazzano.
“Nel bilancio sono già stati individuati 28 milioni di euro da destinare alla realizzazione di parte degli investimenti sulla linea Parma-Suzzara-Poggio Rusco a fronte di una previsione di spesa totale pari a 57 milioni- spiega Costa- ma si renderanno necessarie ulteriori risorse per completare l’elettrificazione di tutta la tratta, per un’opera di razionalizzazione e riqualificazione delle fermate e per la soppressione di alcuni passaggi a livello”. Si tratta di risorse che, spiega il consigliere dem, potranno arrivare dal Recovery plan, dalla Banca europea degli investimenti (Bei) o da appositi fondi del ministero dei Trasporti: “L’impegno della Regione è importantissimo, ma noi vogliamo andare oltre per fare ancora meglio, agendo anche, ad esempio, sulla rifunzionalizzazione a scopi sociali del patrimonio immobiliare di Fer, che potrà essere impiegato per insediare nuovi servizi negli edifici abbandonati o in disuso.”
Anche per Silvia Piccinini è fondamentale investire su linee ferroviarie strategiche per la regione, come la Ferrara-Suzzara (che vede 46 km già elettrificati e 35 km da elettrificare) e la Parma-Suzzara (una tratta di 44 km quasi interamente da elettrificare). “Elettrificando i tratti tra Guastalla e Suzzara e tra Suzzara e Parma, sono meno di 50 km, sarà possibile far viaggiare treni elettrici dal Porto di Ravenna a Ferrara fino alla stazione Mediopadana. Sarebbe un’operazione di enorme impatto per la logistica merci del Bacino padano, eliminando così traffico su gomma e quello di vagoni inquinanti a diesel. Un intervento limitato, ma con enorme e tangibile vantaggio per la svolta green, che collegherebbe in maniera sostenibile città come Parma, Reggio, Mantova, Ravenna e Ferrara”.
“La Regione deve stanziare ulteriori risorse, affinché il rinnovo della linea venga completato”, ha ribadito Gabriele Delmonte della Lega. Il Carroccio ha presentato un emendamento alla risoluzione, approvato dall’Aula, che chiede la ricostruzione dell’attraversamento del torrente Enza: “A oggi è molto difficoltoso perché insiste su un ponte promiscuo, stradale e ferroviario, tra Sorbolo e Sorbolo levante, costruito su più arcate in mattoni portanti oltre 70 anni fa, le cui condizioni precarie costringono a interrompere la circolazione ogniqualvolta si verifichi un evento di piena, anche solo ordinaria. Questo intervento deve essere di assoluta priorità”.
Per Federico Amico di ER Coraggiosa è importante il raccordo di queste tratte ferroviarie con lo snodo della Mediopadana: “Parliamo di una stazione dell’alta velocità dove transitano circa 1 milione e 100 mila persone all’anno, la maggior parte da fuori provincia. Risulta fondamentale rendere fruibile quella stazione dalle persone attraverso l’elettrificazione delle rete locali, così da rendere più attrattive le soluzioni trasportistiche sostenibili”.
Favorevole alla proposta anche Silvia Zamboni di Europa Verde: “Crediamo in tutti gli investimenti che vanno a favore dello sviluppo del ferro e soprattutto dell’elettrificazione. Bisogna procedere con i lavori nel minor tempo possibile, valutando bene anche la progettazione della soppressione dei passaggi a livello, che spesso porta benefici soprattutto alla circolazione stradale”.