COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente Bologna. Question time Piccinini (M5s) su sito stoccaggio Minerbio; Baruffi: attendiamo posizione del Mise prima di esprimerci

La capogruppo del Movimento 5 stelle in Aula ricorda: “Il vero problema è che il Comune ha firmato un accordo che prevede la restituzione di 1,4 milioni nel caso in cui il progetto non dovesse andare a buon fine”

“Attenderemo il parere del ministero dello Sviluppo economico (Mise) prima di esprimerci sull’esercizio in sovrapressione del sito di stoccaggio di Minerbio. La nostra posizione sarà frutto della valutazione di tutti gli interessi coinvolti, a partire dall’aspetto della sicurezza. Ci sentiamo, comunque, politicamente impegnati a dare riscontro alla risoluzione approvata venerdì in Commissione (che impegna la Giunta a stoppare la richiesta di estrazione del gas in sovrapressione, ndr)”. Questa è la risposta del sottosegretario Davide Baruffi all’interrogazione immediata presentata dalla capogruppo del Movimento 5 stelle Silvia Piccinini. “Dal mio punto di vista- ha replicato la pentastellata- non c’è bisogno di aspettare il Mise per sapere se questo progetto è strategico o meno, perché questa è una decisione politica. Il vero problema è che il Comune di Minerbio, con il sindaco precedente dal quale l’attuale non ha preso le distanze, ha firmato un accordo con il quale si impegna l’amministrazione a restituire 1,4 milioni nel caso in cui il progetto di estrazione in sovrapressione non dovesse andare a buon fine. Questo spiega il maldestro tentativo della sindaca di Minerbio di scaricare le responsabilità su altri. Siamo comunque soddisfatti dell’impegno preso dal sottosegretario in Aula”.

La questione riguarda il sito di stoccaggio di gas naturale nel territorio del comune di Minerbio, in provincia di Bologna. La concessione è attiva dal 1999 e inizialmente fu assegnata a Eni, la cui titolarità è stata trasferita nel 2001 a Stogit. Il 21 dicembre 2012 Stogit ha presentato al Mise un progetto di ampliamento della capacità di stoccaggio attraverso l’incremento della pressione di esercizio fino a valori massimi pari al 107% della originaria pressione statica di fondo, nonché la richiesta al ministero dell’Ambiente per la pronuncia di compatibilità ambientale al progetto. Le richieste hanno trovato parere favorevole nel marzo 2017 da parte del ministero dell’Ambiente e nell’aprile del 2018 dal Mise. L’anno successivo la Regione Emilia-Romagna ha chiesto di conoscere la posizione del Ministero sulla strategicità dell’esercizio in sovrappressione dei giacimenti di Minerbio e di San Potito a Cotignola, subordinando l’espressione dell’intesa regionale per il rilascio dell’autorizzazione per l’esercizio in sovrappressione fino al valore richiesto pari al 107% della pressione statica di fondo originaria, all’acquisizione della posizione del Ministero.

“La centrale di stoccaggio gas di Minerbio è classificata da Arpae come ‘stabilimento a rischio di incidente rilevante di livello superiore'”, ha infine sottolineato Piccinini. “La stessa Arpae in assemblea pubblica (nel marzo 2019), promossa dall’amministrazione comunale di Minerbio, ha sostenuto che le emissioni di NOx sono da considerarsi precursori della formazione delle polveri sottili PM 10 e PM 2,5”.

 

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