Quali sono le cifre reali messe a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna per riconoscere “con fatti concreti lo sforzo dei numerosi operatori sanitari coinvolti nell’assistenza nel corso della pandemia e che hanno messo a repentaglio la propria incolumità?”.
Lo chiede Fabio Bergamini (Lega) in uno specifico question time nella seduta antimeridiana degli odierni lavori dell’Assemblea legislativa, partendo dalle cifre dichiarate: secondo il consigliere ferrarese, “in varie circostanze l’Amministrazione regionale ha annunciato di avere messo a disposizione circa 65 milioni di euro per questi riconoscimenti, ma, da quanto si è appreso in seguito, gran parte delle risorse economiche stanziate deriverebbero dal Decreto Cura Italia predisposto dal governo a cui la Regione avrebbe partecipato con lo stanziamento di circa 20 milioni di euro, che non si sono sommati alle risorse statali per una premialità al lordo della tassazione”.
In virtù della discrasia sulle cifre esposte e riferendosi a un conteggio effettuato da una sigla sindacale, Bergamini sottolinea l’esiguità del premio corrisposto a fronte delle dichiarazioni rese, soprattutto per ciò che riguarda i medici dell’emergenza sanitaria, che sembrano essere stati dimenticati da questo riconoscimento.
In fase di risposta l’Assessore alle politiche per la salute Raffaele Donini ha chiarito che la Regione Emilia-Romagna era ed è una delle “non numerose realtà che hanno deciso di sostenere lo sforzo compiuto dal personale sanitario e sociosanitario con mezzi propri”. Il titolare dell’Assessorato alla Salute ha confermato poi lo stanziamento di 64 milioni di euro dal bilancio regionale per una premialità decisa in accordo con le organizzazioni sindacali, mentre per ciò che riguarda i medici di emergenza sanitaria 118, “permane la volontà politica di erogare anche a loro il riconoscimento, ma siamo ancora nella fase della definizione dello strumento giuridico più adatto”.
Bergamini, nella replica finale, prende atto con soddisfazione del permanere della volontà politica del riconoscimento anche a questa categoria di personale sanitario e si augura che questo ritardo possa essere colmato quanto prima.