COMUNICATO
Ambiente e territorio

Ambiente Bologna. Question time Zamboni (Europa Verde): “Recuperare il calore prodotto dai computer del nascente Tecnopolo”

La capogruppo sollecita l’uso di fonti rinnovabili per il funzionamento delle macchine che saranno posizionate nell’area adiacente alla Fiera di Bologna e parimenti chiede il recupero del calore disperso dai supercomputer

Aumentare l’efficienza energetica degli edifici del Tecnopolo di Bologna e prevedere il recupero del calore disperso dai supercomputer che saranno ospitati in tale area. Lo chiede Silvia Zamboni (Europa Verde) in un question time che ha aperto la due giorni di lavori dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.

“La Commissione Europea- ricorda la capogruppo- ha sottolineato come i data center e il settore delle telecomunicazioni abbiano un’impronta ecologica rilevante e come sia quindi imprescindibile aumentare l’efficienza energetica, il recupero e il riuso dell’energia dispersa e l’utilizzo delle fonti rinnovabili al fine di raggiungere la loro neutralità climatica entro il 2030”.

Dalle considerazioni espresse dalla UE, ma soprattutto dal fatto che l’area adiacente la Fiera di Bologna ospiterà anche tre tra i supercomputer più potenti al mondo in un hub di assoluto livello nazionale ed europeo, Zamboni formula la sua interrogazione in Aula per capire “quale percentuale del consumo energetico necessario per garantire il funzionamento dei potenti data center previsti nel Tecnopolo di Bologna verrà coperta da fonti rinnovabili e, in particolare, se siano state prese in esame l’installazione sia di pannelli fotovoltaici sugli edifici del Tecnopolo e nelle aree limitrofe, sia di tecnologie di recupero del calore disperso dai computer da utilizzare per il teleriscaldamento degli ambienti del Tecnopolo e di eventuali altri edifici limitrofi”.

Rispondendo ai quesiti, il sottosegretario alla Presidenza di Giunta Davide Baruffi ha elencato tutti i passi progettuali e realizzativi tesi alla più completa sostenibilità ambientale e ha specificato il dettaglio delle realizzazioni nel lotto direttamente interessato che sarà dotato di avanzati sistemi di pompe di calore, impianti fotovoltaici e impianti di geotermia finalizzati a garantire un notevole risparmio energetico e la climatizzazione degli edifici adiacenti.

Silvia Zamboni, in fase di replica, si è detta “soddisfatta delle risposte fornite in attesa di prendere visione in linea generale delle dotazioni collegate al Tecnopolo per ottenere la massima neutralità energetica”.

 

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