Introdurre un reddito di base incondizionato a livello europeo e aderire all’Iniziativa dei Cittadini Europei “Start Unconditional Basic Incomes throughout the EU” (Avviare redditi di base incondizionati in tutta l’UE).
A chiederlo, in una risoluzione, è la consigliera Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) che ricorda come “da tempo nel nostro Paese e in Europa è in corso un dibattito sulla necessità di sperimentare un ‘reddito minimo incondizionato’ che verrebbe
garantito a tutti ovvero inoccupati, disoccupati, lavoratori precari, intermittenti, flessibili o comunque con un reddito incapiente al suddetto limite di dignità che oggi rappresentano una parte significativa del mondo del lavoro esclusa da ogni forma di ammortizzatore sociale: rientra in questo quadro l’iniziativa promossa da diversi movimenti civici che hanno avviato, il 25 settembre 2020, un’Iniziativa dei Cittadini Europei2, riconosciuta dalla Commissione Europea, denominata “Start Unconditional Basic Incomes throughout the EU” (“Avviare redditi di base incondizionati in tutta l’UE”) con l’obiettivo di raccogliere, entro il 24 settembre 2021, un milione di firme (online) di cittadini europei nei diversi stati membri per chiedere alla Commissione Europea di introdurre un reddito di base a livello europeo che, nella proposta avanzata, deve essere «universale», cioè versato a tutti; «individuale», cioè non legato alla situazione economica di altri familiari; «incondizionato», ossia non soggetto all’obbligo di accettare impieghi, frequentare corsi di formazione o essere impegnato in lavori socialmente utili; e «sufficiente», affinché consenta un tenore di vita dignitoso”.
(Luca Molinari)