Imprese lavoro e turismo

Covid. Lega: “No a ulteriori adempimenti burocratici per i ristoratori che lavorano con le aziende”

La risposta è arrivata dall’assessore Corsini, che ha rilevato come occorra per l’attività di mensa per le aziende, come da disposizioni nazionali, “un contratto sottoscritto, con l’elenco dei nominativi di chi accede al servizio, gli ulteriori adempimenti previsti in alcuni comuni – ha poi specificato – non sono previsti”

“No a ulteriori adempimenti per quei ristoratori che forniscono, in deroga alle disposizioni restrittive vigenti per le zone arancioni e rosse, pasti (attività di mensa) ai lavoratori di aziende convenzionate (con un contratto in essere)”

A chiederlo, con un’interrogazione discussa in commissione Politiche economiche (presieduta da Manuela Rontini), la Lega (primo firmatario Michele Facci).

L’atto è stato firmato anche da Gabriele Delmonte, Andrea Liverani, Matteo Montevecchi, Maura Catellani, Stefano Bargi, Massimiliano Pompignoli, Fabio Rainieri e Matteo Rancan.

Le stesse disposizioni ministeriali, ha spiegato Facci in commissione, “non prevedono ulteriori adempimenti burocratici, ma in alcuni comuni del territorio regionali (come a Bologna) si richiede altra documentazione”. Per il consigliere, in questo modo, “si penalizza una categoria economica già in crisi, peraltro le norme- ribadisce- non lo prevedono”.

La risposta è arrivata, sempre in commissione, dall’assessore Andrea Corsini, che ha rilevato come occorra per l’attività di mensa per le aziende, come da disposizioni nazionali, “un contratto sottoscritto, con l’elenco dei nominativi di chi accede al servizio, gli ulteriori adempimenti previsti in alcuni comuni- ha poi specificato- non sono previsti”.

(Cristian Casali)

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