COMUNICATO
Sanità e welfare

Covid. Donini in Assemblea: aumento esponenziale di casi nelle ultime due settimane, in particolare nel bolognese

L’assessore ha poi spiegato che “l’Emilia-Romagna, assieme al Lazio, è la regione che più ha vaccinato persone fragili e da lunedì toccherà agli over 75; sempre nei prossimi giorni chiameremo anche i soggetti patologicamente più esposti”. Apprezzamento dalla maggioranza, severe critiche dalle opposizioni

“In regione la situazione epidemiologica è preoccupante, i positivi sono in aumentano (in particola a Bologna)”. L’assessore Raffaele Donini è intervenuto in Assemblea sulla situazione epidemiologica in regione e sullo stato di avanzamento del piano vaccinale.

“Sono, infatti, 2.429 i nuovi casi di oggi (persone con un’età media di 41 anni), mentre sono 44 i decessi (persone con un’età media di 78 anni), di cui 25 nel bolognese, sono poi 21 in più i ricoveri in terapia intensiva e 84 nei reparti Covid”, ha spiegato Donini, riferendo che “sono ancora positive in regione 57.018 persone, i posti nelle terapie intensive sono occupati per l’86 per cento, nei reparti Covid per l’84 per cento”. Un’impennata di casi, ha aggiunto, “concentrata nelle ultime due settimane (lo scorso 20 febbraio, infatti, i posti occupati nelle terapie intensive arrivavano al 31 per cento e nei reparti Covid al 23 per cento), questo anche per la diffusione della cosiddetta ‘variante inglese’ (con il 60 per cento dei casi), particolarmente aggressiva, che ci ha costretto ad attivare nuove misure di contenimento”.

Donini ha poi riferito sugli interventi attivati nell’ultimo anno per contrastare il virus: “Abbiamo portato i posti in terapia intensiva da 449 a 730, abbiamo assunto 8.830 sanitari (che vogliamo tutti stabilizzare), abbiamo poi potenziato la rete delle cure domiciliari (sono 85 le Usca funzionanti, che hanno già eseguito 250.000 prestazioni a domicilio)”.

È poi intervenuto sulla situazione vaccini: “Sono 495.619 i vaccini somministrati in regione (in
157.346 persone hanno già completato il ciclo di immunizzazione), l’Emilia-Romagna, assieme al Lazio, è la regione che più ha vaccinato persone fragili, da lunedì toccherà agli over 75 (circa
210.000 persone), sempre nei prossimi giorni chiameremo anche i soggetti patologicamente più esposti (circa 700.000 persone)”. Infine, ha spiegato che “nelle prossime settimane il numero delle vaccinazioni aumenterà, nel mese di marzo dovrebbero arrivare 620.000 dosi, previsto poi un incremento consistente nei mesi di aprile, maggio e giugno”.

Le parole dell’assessore sono state seguite da un serrato confronto tra le forze politiche.

“Siamo in ritardo, la Regione è in ritardo. Servono decisioni subito: si deve intervenire sul tema scuola e giovani perché i nostri ragazzi stanno facendo tante rinunce, penso allo sport e alla prevenzione. Serve chiarezza e verità: la Giunta invita a mettere zone rosse per chiudere Bologna e poi vediamo che le Sardine sono andate a Roma sotto la sede del Pd: da quest’aula voglio una condanna di questi comportamenti errati”, spiega Matteo Rancan (Lega), che ha elogiato il lavoro dei ministri del Carroccio: “Il ministro Stefani sulla disabilità, il ministro Garavaglia sull’Ambiente e il ministro Giorgetti per la produzione dei vaccini e il sostegno alle imprese”.

Dal canto suo Marco Lisei (Fdi) ha duramente criticato la Giunta: “Caro Donini, rimpiangiamo il suo predecessore, il commissario Venturi, che almeno faceva le dirette e spiegava la situazione e il perché delle misure scelte. Mi sarei aspettato che in Assemblea a parlare a noi e a tutti gli emiliano- romagnoli ci fosse il presidente Bonaccini: se ha trovato il tempo di andare in tv da Barbara D’Urso doveva trovare anche il tempo per spiegare agli emiliano-romagnoli la gravità della situazione e perché a un anno dall’inizio della pandemia siamo nelle stesse condizioni di dodici mesi fa. Snocciolate numeri che si fa sempre più fatica a capire se si pensa che nei mesi scorsi avete tagliato nastri, fatto comunicati e conferenze stampa trionfali dove si annunciavano il potenziamento delle Usca, dei posti letto, del numero dei mezzi pubblici. Dicevate che tutto andava bene: allora perché dopo un anno siamo punto e a capo? Questo tilt comunicativo è stato determinato in primo luogo da Bonaccini che il 19 febbraio chiedeva il lockdown nazionale, poi il 23 febbraio chiedeva con Salvini di aprire i ristoranti la sera, proposta a cui è seguita una mezza smentita nelle stesse ore in cui il sindaco Merola invocava la zona rossa. Questi errori di comunicazione hanno fatto sì che i cittadini non abbiano capito la gravità della pandemia: da qui i parchi pubblici ancora pieni”.

Per Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) “siamo in una situazione grave e preoccupante: gli ospedali sono al collasso e stiamo vivendo una vicenda inedita; in questo contesto le istituzioni devono mettere in campo nuove attività come cure domiciliari e poi aiuti delle persone. Che fine ha fatto il “decreto sostegni” che doveva contenere bonus baby sitter e iniziative analoghe. In questi ultime settimane c’è stata molta confusione sulle regole e i divieti: le persone fanno fatica a seguire le regole perché non sono spiegate bene”. Piccinini ha sottolineato anche la necessità di organizzare meglio la campagna vaccini (“Non vogliamo più vedere degli anziani in fila, non vogliamo più sentire dire che ci sono file chilometriche e liste d’attesa al telefono”) e il fatto che al più presto si dovrà affrontare il tema di coloro che pur essendo guariti dal Covid hanno però degli strascichi sanitari.

Apprezzamento per la relazione di Donini è stato espresso da Igor Taruffi (ER Coraggiosa) che però ha anche lanciato l’allarme sulla diffusione del Coronavirus a livello mondiale. “C’è chi in quest’Aula parla del Covid come se fosse un problema solo dell’Emilia-Romagna: siamo di fronte a una pandemia mondiale”. Taruffi, numeri alla mano, ribatte alle tesi della destra per cui in un anno non si sia fatto nulla, sottolineando anche il buon andamento della campagna vaccinale lungo la via Emilia (“Il vaccino è un’arma straordinaria per contrastare il Coronavirus e in Emilia-Romagna è stato inoculato il 97% delle dosi, ovviamente al netto di quello che va tenuto da parte per la seconda dose”). E proprio sui vaccini Taruffi è stato netto: “Sono un bene pubblico, bisogna sospendere i brevetti e produrli: non possiamo essere legati all’interesse di questa o quella casa farmaceutica”. Netta anche la posizione sui contraccolpi economici del virus: “La Regione ha fatto tanto, su congedi parentali e scuole è il governo Draghi a essere in ritardo: non è tutto oro quello che luccica”.

 

Dal canto suo Valentina Castaldini (FI) ha invitato ad alzare il livello del dibattito politico ed elencato i ritardi dell’Ausl sulle lettere di fine quarantena, i problemi legati ai congedi parentali e i tempi di refertazione. “Bisogna avere il coraggio di cambiare direzione. La priorità assoluta sono i vaccini. Poi bisogna utilizzare l’ultima generazione di tamponi per cercare i positivi e gli asintomatici”, spiega la consigliera azzurra, che invita a fare una campagna di screening capillare e seria soprattutto tra gli studenti e a sostenere le famiglie con precisi provvedimenti economici, anticipando anche quelli del governo.

 

“Dobbiamo rivolgere un pensiero di ringraziamento a quanti la battaglia la stanno conducendo da tempo. Bisogna essere rigorosi nell’applicazione delle norme antiCoronavirus sul distanziamento sociale: abbiamo visto immagini di grande irresponsabilità, servono interventi netti su cui è bene che anche Questori e Prefetti intervengano”, spiega Silvia Zamboni (Europa Verde), che rivolge parole di ringraziamento e di stima verso il Sistema sanitario dell’Emilia-Romagna, invitando però a vigilare sui servizi di prenotazione dei vaccini risolvendo i problemi emersi.

 

“Mi associo ai ringraziamenti all’assessore Donini che non si è mai sottratto a un confronto, così come non si è mai sottratto il presidente Bonaccini: dobbiamo concentrarci sul merito delle informazioni che riceviamo e non su chi ce le fornisce”, spiega Marcella Zappaterra (Pd), che bolla come “polemiche ingenerose” alcune affermazioni fatte dai banchi del centrodestra. “Serve molto equilibrio per stare nel merito dei problemi e dare risposte ai cittadini: capisco che c’è chi non ha l’onere del governo né a livello locale, né nazionale: mi fa un po’ ridere sentire parlare di fallimento della comunicazione visto che sui giornali nazionali ho letto leader nazionali chiedere, quando già i numeri erano alti, di riaprire tutto perché il tessuto economico era in difficoltà”. Zappaterra parla di bilancio positivo nella gestione della pandemia da parte della Regione: “Il nostro Sistema sanitario ha dimostrato di saper dare risposte: il bilancio complessivo lo faremo quando sarà passata la pandemia, ma è indubbio che si è lavorato bene”, spiega la capogruppo, per la quale “la Regione ha fatto bene a cominciare a vaccinare per primi le persone più fragili e il personale sanitario. Ora dobbiamo fare uno scatto in avanti a tutti i livelli e il governo deve cambiare il sistema dei colori a zone perché non vanno bene”.

Dal canto suo Giulia Pigoni (Lista Bonaccini), ha sottolineato che “ognuno, a partire dal governo, deve fare la propria parte: la nostra Regione ha agito e sta agendo per affrontare il virus e dare sostegno alle imprese e alle famiglie. Abbiamo una Regione gestita bene che ci permette di bene operare”. Pigoni ha chiesto di ridurre per il tempo strettamente necessario le chiusure: “Se gli esperti ci dicono che servono, chiudiamo le attività che vanno chiuse, ma per il tempo necessario perché ci sono contraccolpi economici e anche psicologici. Non possiamo certo pensare di portare avanti tutto l’anno scolastico con la didattica a distanza o continuare a chiedere sacrifici alle imprese. L’unica via d’uscita possibile è una campagna vaccinale di massa che immunizzi tutti i cittadini emiliano-romagnoli entro l’estate, a patto ovviamente che arrivino le dosi necessarie”.

 

Dopo i contributi dei consiglieri è intervenuto il presidente Stefano Bonaccini, che ha ripercorso questo anno di emergenza sanitaria, “la fatica accumulata è pesante, dobbiamo combattere per vincere definitivamente questa sfida”. Ha poi affrontato il tema scuola, “il governo nazionale aveva l’obiettivo di riaprire tutte le scuole, anche noi avevamo detto che la scuola è tale quando è in presenza, ma hanno dovuto fare altre scelte, questo anche per la comparsa delle varianti al virus che si stanno diffondendo rapidamente”. Qui, ha rimarcato, “non siamo intervenuti tardi, abbiamo deciso di agire immediatamente”. Abbiamo poi chiesto, ha sottolineato, “ristori oltre i codici Ateco e oltre le colorazioni dei territori, abbiamo chiesto aiuti per le famiglie con figli”. Sui vaccini, ha concluso, “c’è frustrazione, in Emilia-Romagna potremmo arrivare a oltre un milione di vaccini al mese, mi auguro ci sia ora uno scatto, vogliamo arrivare all’estate con la maggior parte della popolazione già vaccinata”. Dobbiamo evitare, ha concluso, “una pandemia economica e sociale, dobbiamo tornare prima possibile alla vita precedente”.

 

 

 

 

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