“Dobbiamo fare grande attenzione alla conciliazione Vita-Lavoro: è stato di grande importanza nel 2020, lo è nel 2021 e lo sarà anche in futuro. Come nell’estate 2020, in Emilia-Romagna i centri estivi hanno accolto 12.667 bambini, così operiamo perché anche nel 2021 ci sia un servizio in linea con questi sforzi”. L’assessore Vincenzo Colla ha così risposto ai temi posti dalla consigliera Valentina Castaldini (FI) che, nel corso della Commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti, ha interrogato la Giunta in merito all’organizzazione dei centri estivi 2020 nell’ambito del Progetto per la Conciliazione Vita-Lavoro a Bologna e a San Lazzaro di Savena.
Colla nel merito dei temi posti da Castaldini ha ricordato come a San Lazzaro sono state accolte 467 domande e solo 7 sono state le domande arrivate fuori tempo massimo, mentre a Bologna sono stati 2.000 i bambini accolti (di cui nessuno fuori tempo massimo)”.
Dura la replica di Castaldini. “Ringrazio l’assessore Colla per la risposta, ma la verità è che qui a dare spiegazione doveva essere la vicepresidente Schlein che però si è sottratta al confronto su questi temi: vogliamo sapere quale sarà il futuro dei servizi educativi, se ci sarà la stessa libertà del passato per permettere a famiglie e gestori di accedere ai servizi educativi. I protocolli dell’anno scorso sono già da cambiare, i numeri sono diversi, si deve intervenire sulla conciliazione vita-lavoro”, spiega Castaldini, che si dice insoddisfatta delle risposte della Giunta perché “ho posto il tema del fatto che il Comune di Bologna non lascia alle famiglie la libertà di decidere a quale centro estivo iscrivere i figli: su questo servono da parte della Regione indicazioni chiare”.
(Luca Molinari)