La rottura di un binario lungo la linea ferroviaria Modena-Mantova vicino a Carpi, il 7 gennaio, ha provocato disagi al traffico e avrebbe potuto avere conseguenze gravissime per i viaggiatori. La afferma la consigliera Silvia Piccinini, Movimento 5 Stelle, in un’interrogazione alla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna chiedendo “quali misure intenda adottare nel confronto con Rfi e con le competenti istituzioni dello Stato per evitare rotture e guasti che non solo producono disagi ma possono anche causare incidenti gravissimi” e se l’esecutivo “intenda richiedere al Parlamento e al Governo, per quanto di competenza, di assicurare la massima attenzione al tema della manutenzione e della sicurezza ferroviaria”.
Piccinini scrive che “la rottura dei binari (avvenuta nella data della ricorrenza del disastro di Crevalcore, uno dei più gravi incidenti ferroviari in Italia negli ultimi decenni e uno dei più gravi in assoluto nella nostra regione) ha determinato disagi al traffico per molte ore, ma, come ricordato dal presidente del Comitato utenti linea Modena-Carpi-Modena avrebbe potuto avere conseguenze gravissime”. Inoltre, per la consigliera M5s “è inaccettabile che Rfi non assicuri standard di monitoraggio e manutenzione tali da evitare completamente il verificarsi di questi episodi”. Piccinini ricorda, infine, che la linea appartiene all’infrastruttura gestita da Rfi, una società pubblica statale. Il bacino dei viaggiatori che utilizza quella linea, conclude la consigliera, è molto ampio “e comprende anche località del reggiano, come la vicinissima Correggio, o Reggiolo: la linea serve il distretto del tessile (Modena-Reggio Emilia) e registra un considerevole volume di frequentazione (5.262 passeggeri come media giornaliera nel novembre 2019)”.


