“Implementare l’utilizzo di test più affidabili, in grado anche di identificare la presenza di varianti”.
A chiedere all’esecutivo regionale, con un’interrogazione, di affinare le azioni di screening collegate al Covid è Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia).
“Sono numerose- spiega il consigliere- le varianti al virus identificate (inglese, africana, brasiliana, etc.)”. In Italia, prosegue, “la variante inglese interessa il 54 per cento dei casi (dati aggiornati al 18 febbraio)”. In Emilia-Romagna, aggiunge Barcaiuolo, “la sua incidenza è pari al 70 per cento dei contagi (mentre la sudafricana e la brasiliana sono poco diffuse, rappresentano solo lo 0,1 per cento)”.
Quindi, rimarca Barcaiuolo, “data la sensibilità̀ analitica non ottimale di diversi test antigenici attualmente disponibili, è consigliabile, per quanto riguarda l’esecuzione di test su persone asintomatiche e in genere per gli screening di popolazione, utilizzare test antigenici a elevata sensibilità̀ e specificità (con una sensibilità̀ almeno al 90 per cento e una specificità̀ almeno al 97 per cento), per ridurre il rischio di risultati falsati”.
(Cristian Casali)