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Covid Modena. Barcaiuolo (Fdi): “Aiutare il progetto dell’Ausl sulle staminali”

“Modena è capofila dello studio Rescat che coinvolge sei centri italiani. La Regione stanzi ulteriori finanziamenti per la ricerca”

La Regione intervenga e aiuti l’Azienda ospedaliera universitaria di Modena nel progetto “che prevede la possibilità di curare con le cellule staminali mesenchimali l’infiammazione prodotta dal SARS-Cov-2”.

Lo scrive in una interrogazione alla Giunta, Michele Barcaiuolo, consigliere di Fratelli d’Italia. L’Azienda modenese è capofila di un progetto “che vedrà coinvolti altri sei importanti centri italiani”. Le staminali, ricorda il consigliere FdI, “hanno la capacità di ridurre l’infiammazione che si crea nei polmoni e che è enorme nei casi più gravi di Covid-19”. Il Sars-CoV-2 è il nome del ceppo di coronavirus che provoca il Covid-19.

“Lo studio Rescat – continua Barcaiuolo – si fonda su un budget di 1,6 milioni di euro, dei quali 300mila euro finanziati dalla Regione, e sono stati coinvolti finora 60 pazienti, 40 in trattamento e 20 come gruppo di controllo”. I ritardi del governo nella consegna dei vaccini, aggiunge il consigliere, “faranno slittare di circa quattro settimane i tempi previsti per la vaccinazione degli over 80 e di circa 6-8 settimane per il resto della popolazione”, come ha quantificato il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri. Un’attesa che farà spostare in avanti di alcuni mesi l’immunità di gregge.

L’atto ispettivo, dunque, chiede alla Giunta “se quanto riportato corrisponda al vero e se la Regione intenda erogare ulteriori finanziamenti al progetto al fine di ampliare la platea di interventi di cura e prevenzione per il Covid-19”.

 

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