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Scuola. In commissione Tagliaferri (Fdi) chiede squadra intervento contro dispersione scolastica

L’assessora Salomoni replica che “gli ultimi dati mostrano che la Regione è tra le più efficaci a contrastare la dispersione scolastica”, ma il consigliere chiede gli aggiornamenti relativi al periodo di emergenza sanitaria

Una squadra di ‘pronto intervento contro la dispersione scolastica’ per censire le situazioni critiche segnalate dalle scuole, un ‘team di professionisti’, anche volontari, che aiutino le famiglie con figli che rischiano di abbandonare la scuola. Lo chiede in un’interrogazione in commissione Cultura, scuola, formazione e lavoro (presieduta da Francesca Marchetti) il consigliere di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri, che domanda anche di prevedere fondi per le scuole che attivino un servizio di counseling/tutoraggio. “Quando si affronta il tema della dispersione scolastica si parla di futuro precario e di alti costi sociali ed economici”, spiega il consigliere. “Si distinguono – aggiunge – due aspetti della dispersione: quella esplicita di interruzione di frequenza e quella successiva a quella di frequenza dei percorsi secondari. Il Covid, con la didattica a distanza, rende tutto ancora più difficile”. Da qui nasce la necessità di “monitorare l’aspetto qualitativo del fenomeno”, ovvero “la quota dei ragazzi che riescono a concludere i percorsi ma con livelli di apprendimento e competenze non adeguati ai titoli ottenuti”.

“Gli ultimi dati che abbiamo dimostrano che la nostra Regione è tra le più efficaci a contrastare la dispersione scolastica con oltre due punti e mezzo al di sotto delle medie nazionali”, risponde l’assessora alla Scuola Paola Salomoni, ammettendo però che non ci sono ancora aggiornamenti sull’ultimo anno di emergenza sanitaria. Tra le misure messe in campo dalla Giunta, l’assessora ricorda lo stanziamento triennale di 12 milioni di euro sull’orientamento del sistema formativo. Salomoni sottolinea anche che c’è già “una task force che coinvolge le scuole secondarie per avviare un piano contro la dispersione”. E per quanto riguarda la richiesta del consigliere di avere dati sul digital divide, assicura che un comitato tecnico è già al lavoro per un’analisi della connettività per la didattica a distanza.

Ma il consigliere non è soddisfatto della risposta. “Avere i dati del periodo pre Covid non ci aiuta ad affrontare il problema”, spiega.

 

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