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Infrastrutture Bologna. Piccinini (M5s) sulla stazione di Budrio: “Ripristinare quanto prima la struttura”

La consigliera 5 Stelle interroga la Giunta sulle fatiscenti condizioni della stazione ferroviaria sulla linea Bologna-Portomaggiore

“Da tempo la stazione ferroviaria di Budrio presenta gravi criticità che determinano consistenti disagi per gli utenti”.

Questo l’allarme lanciato da Silvia Piccinini (M5s) che, in una specifica interrogazione, ricorda le problematiche della struttura posta sulla linea Bologna-Portomaggiore.

Per la consigliera bolognese, la lista dei disservizi che affliggono la stazione è consistente: a un degrado generalizzato, infatti, si sommerebbero anche “specifiche criticità che rendono particolarmente complesso l’accesso ai binari, come, ad esempio, il sottopassaggio interessato da ricorrenti problemi di allagamento anche in seguito a piogge di modesta entità o l’ascensore che preclude l’accesso ai disabili, per finire con la ridotta ampiezza delle banchine”.

Piccinini, sottolineando l’accordo siglato nel 2017 fra Regione, ministero Infrastrutture e trasporti, Rete ferroviaria italiana e Ferrovie Emilia-Romagna per il potenziamento dell’infrastruttura regionale, ricorda come la linea Bologna-Budrio-Portomaggiore sia stata riconosciuta “ferrovia di interesse nazionale” e sulla base di ciò chiede alla Giunta “se siano previsti, ed eventualmente a quanto ammontino, stanziamenti specifici per Fer al fine di realizzare gli investimenti necessari alla soluzione delle richiamate criticità nella stazione di Budrio”. In dettaglio, la consigliera chiede di indicare tempi certi per il superamento dei problemi unitamente al “cronoprogramma dei lavori relativi all’impermeabilizzazione del sottopassaggio, alla piena agibilità dell’ascensore e al recupero delle aree interne alla stazione”.

In via generale, poi, la capogruppo sollecita un piano regionale per la qualificazione delle stazioni e delle fermate della rete regionale e vuole sapere “quali risorse siano utilizzabili a tale fine per l’intera rete e, in particolare, per le linee regionali classificate come ferrovie d’interesse nazionale”.

 

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