La commissione Ambiente, territorio e mobilità presieduta da Stefano Caliandro boccia la risoluzione presentata da Valentina Castaldini (Forza Italia) che proponeva la riorganizzazione del trasporto pubblico locale in attesa della ripresa scolastica in presenza.
“Una risoluzione apparentemente datata – spiega Castaldini – ma che si prefiggeva e si prefigge di affrontare il rientro in classe in maniera razionale proprio partendo dai trasporti”. La capogruppo di Forza Italia specifica che al momento il rientro in classe c’è, ma in seguito ad una specifica decisione del Tar (quindi una decisione temporanea) a cui devono seguire specifici atti amministrativi per renderla duratura. “Il problema, poi, tornerà di drammatica attualità – specifica meglio l’esponente di Forza Italia – se da lunedì prossimo l’Emilia-Romagna entrerà in zona gialla, perché ciò significherà il ritorno a scuola per il 75 per cento degli alunni totali”.
Allo scopo di rendere più attuale l’atto di indirizzo politico, Castaldini ha presentato un emendamento aggiuntivo al testo originario per prevedere contributi per l’uso di taxi o vetture NCC nel trasporto scolastico, soprattutto per le zone più isolate non raggiunte adeguatamente dal trasporto pubblico locale.
Per Nadia Rossi (Pd) il testo è oggettivamente superato dai fatti. “Credo che allo stato attuale – chiarisce la consigliera riminese – sarebbe meglio svolgere una nuova informativa con gli assessorati competenti prima di assumere qualunque decisione, anche perché l’ultimo aggiornamento specifico sulla questione dei trasporti è stato svolto immediatamente prima dello scorso Natale e nel frattempo potrebbero essersi registrati sensibili sviluppi sul tema”.
Invece per Michele Facci (Lega) la risposta data dalla maggioranza alla risoluzione proposta da Forza Italia fa capire “che non c’è chiarezza sul tema, c’è invece incertezza sul da farsi anche a causa di una preoccupante mancanza di dati”. Per Facci, che si rifà alle “innumerevoli dichiarazione della Giunta sull’importanza della formazione scolastica, il Covid è un problema nella fruizione di questo fondamentale servizio e sta quindi all’amministrazione regionale rimuovere tutti gli ostacoli per favorire l’accesso scolastico”.