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Garanti. Incontro online su nuovo ruolo Difensore civico. Marù: “Necessario in questo periodo di emergenza”

La presidente dell’Assemblea Petitti: “La crisi pandemica richiede un intervento deciso del Difensore civico perché si configura come un’istituzione empatica”. Difensore Marù: “Nel 2021 approfondiremo il tema della semplificazione amministrativa”

Nuove necessità per i difensori civici che dovranno ridefinire il loro rapporto con i cittadini in quest’epoca Covid. È quanto emerso nel corso del convegno di oggi “Presente e futuro della difesa civica tra transizione digitale ed emergenza pandemica” che si è svolto in modalità online. L’incontro è servito per fare il punto sull’esperienza maturata dai difensori civici regionali e per riflettere sul ruolo di questa figura di fronte alle più recenti trasformazioni digitali per le pubbliche amministrazioni. “La pandemia ha rappresentato in diversi campi un fattore di accelerazione di dinamiche con le quali saremmo stati prima o poi comunque chiamati a confrontarci, ha spiegato la presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Emma Petitti, che ha aperto il dibattito. “La crisi pandemica in corso richiede un intervento deciso del difensore civico perché si configura come un’istituzione empatica: la sua azione, capace di ascoltare e comprendere tanto le ragioni dei cittadini quanto quelle delle amministrazioni, offre un contributo determinante per ricucire il rapporto tra loro. Infatti, dietro alla denuncia di casi di cattiva amministrazione spesso si celano, in realtà, dei casi di cattiva comunicazione. Facciamo che questa diventi un’occasione di miglioramento e di dialogo”. Il Difensore civico Carlotta Marù ha sottolineato che il convegno, organizzato a conclusione di una ricerca condotta dall’Università di Bologna, non a caso è avvenuto online. “Abbiamo pensato di organizzarlo via web, proprio per indicare un obiettivo di maggiore adattabilità della pubblica amministrazione al lavoro a distanza, che risponde alla funzionalità di una società moderna ma anche alle emergenze come quella che stiamo vivendo”. Marù ha poi aggiunto come “in questa emergenza si evidenzia la necessità di un Difensore civico che favorisca il rapporto tra enti che si adattano a una situazione imprevista e cittadini che vivono le difficoltà di questo periodo anche nel loro rapporto con essi. Noi possiamo agire per fare di una difficoltà improvvisa l’occasione di un atteggiamento più amichevole e collaborativo tra amministrazioni e utenti. Anche per questo, nel 2021, approfondiremo in particolare il tema della semplificazione amministrativa”. Come relatori sono intervenuti: Claudia Tubertini (Università di Bologna), Roberto Medda (Università del Piemonte orientale), Gianluca Marolda (Università di Bologna), Enrico Carloni (Università di Perugia), Andrea Nobili (presidente del coordinamento dei difensori civici).”

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