COMUNICATO
Assemblea

Sanità. Tagliaferri (Fdi): tamponi rapidi in vista riapertura scuole

Secondo il consigliere la Regione dovrebbe “introdurre ogni strumento possibile per la prevenzione di nuovi cluster e limitare la diffusione del virus” e i tamponi rapidi sono “veloci e gravano meno sulle casse del sistema sanitario”

Tamponi rapidi da somministrare a studenti e personale in vista dell’avvio della scuola. Il consigliere Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) chiede se la Regione abbia già previsto o intenda impegnarsi per la realizzazione di un protocollo di screening rapido prima dell’inizio della scuola. l test antigenici, cosiddetti tamponi rapidi, presentano due vantaggi: il primo riguarda la velocità della diagnosi (12-13 minuti), il secondo, il minor aggravio sulle casse del sistema sanitario” spiega Tagliaferri. Il consigliere aggiunge che nel documento sul contagio a scuola varato dall’lss (Istituto superiore di sanità), si legge che questi tamponi avrebbero “una sensibilità nel migliore dei casi non superiore all’85 per cento”, che “la loro specificità appare buona (riconoscono solo Sars-Cov2)” e che sono comunque “in continua evoluzione tecnologica per migliorare la loro performance”. Il consigliere, nell’atto, riporta anche le indicazioni contenute nel protocollo ministeriale sulla gestione dei focolai nelle scuole redatto dall’Istituto superiore della Sanità, secondo le quali, spetta al DdP (Dipartimento delle Dipendenze  Patologiche) della ASL competente di occuparsi dell’indagine epidemiologica e provvedere, in caso di contagio, alla prescrizione della quarantena. “La stessa chiusura di una scuola o parte della stessa dovrà essere valutata dal DdP in base al numero di casi- aggiunge Tagliaferri- specificando tuttavia che un singolo caso non dovrebbe determinarne la chiusura soprattutto se la trasmissione nella comunità non è elevata. Inoltre, il DdP potrà prevedere l’invio di unità mobili per l’esecuzione di test diagnostici presso la struttura scolastica in base alla necessità di definire l’eventuale circolazione del virus”. Da qui la richiesta del consigliere alla Regione di “garantire la ripresa dell’attività didattica introducendo ogni strumento possibile e necessario per la lotta e la prevenzione di nuovi cluster e limitare la diffusione del virus per evitare nuovi lockdown, le cui ripercussioni andrebbero a gravare all’interno di tutti i componenti del nucleo familiare coinvolto”. “

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