Snellire la burocrazia sull’utilizzo dei voucher e stabilire quote di manodopera straniera per l’agricoltura. A chiederlo, con un’interrogazione rivolta al governo regione, è Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia. Il consigliere, in particolare, sollecita l’esecutivo regionale ad aprire un tavolo con il governo nazionale affinché si arrivi “a stabilire ogni anno la quota di manodopera extracomunitaria necessaria da destinare all’agricoltura”. L’esponete Fdi chiede anche all’amministrazione, sempre in accordo con Roma, “procedure semplificate sull’utilizzo dei voucher”. In Italia, spiega Tagliaferri, “ogni anno la vendemmia occupa 65 mila lavoratori (un quarto dei quali stranieri), che ora, per il fallimento della sanatoria voluta dai ministri Bellanova e Speranza, non possono essere impiegati nella raccolta. Il sistema agricolo è quindi in evidente difficoltà – nei mesi del lockdown gli stagionali sono rimasti bloccati e ora, con la trafila delle quarantene, arrivano con il contagocce (il calo della forza lavoro disponibile è di circa il 40 per cento del totale)”. Il rischio, prosegue il consigliere, “è quello di vedere prevalere modelli di produzione di tipo industriale, con l’impiego dei macchinari. Mentre in altri paesi, come la Francia, si adottano contratti specifici per la vendemmia, in Italia e nella nostra regione si sta mettendo a rischio l’artigianalità”.
7 Settembre 2020 13:05
Agricoltura. Tagliaferri (Fdi): stabilire quote manodopera straniera e snellire burocrazia sui voucher
Per il consigliere il rischio è che prevalgano modelli di produzione di tipo industriale: “Il calo della forza lavoro disponibile è di circa il 40 per cento del totale”
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7 Settembre 2020 13:05


