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Scuola. Tagliaferri (Fdi): riformare i programmi scolastici intensificando lo studio della filosofia

Per il consigliere bisogna anche contenere in poco più di dieci il numero di studenti per classe

Riformare i programmi di studio puntando sulle materie umanistiche, in primo luogo la filosofia. A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Giancarlo Tagliaferri (Fdi), che ricorda che, come è stato rilevato al festival della filosofia a Modena, Carpi e Sassuolo, bisogna estendere la filosofia a tutte le scuole e inserirla fin dalla prima elementare. La scuola, inoltre, dovrebbe approfittare del Covid per fare investimenti strutturali che la cambino per sempre, come ridurre gli alunni per classe: non più di dodici, se davvero vuole educare i nostri giovani, sempre più nichilisti, deprivati del futuro e indotti a vivere di notte o a drogarsi e a bere perché di giorno nessuno li riconosce”. Per il consigliere “è la tecnica che decide come si fanno le cose ma è la politica che dovrebbe decidere se certe cose si fanno. Ma la politica guarda all’economia e l’economia non è l’ultima istanza decisionale perché l’economia guarda alla tecnica, che a sua volta alletta l’economia nei suoi investimenti. Dunque a decidere è la tecnica, non la politica e nemmeno la democrazia, che non è solo l’esercizio del voto, ma soprattutto la riduzione delle liste d’attesa in ospedale, gli asili nido per liberare le donne”. Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “se intenda aprire un tavolo di confronto con il governo nazionale e il ministero dell’Istruzione, in un momento come la ripartenza post Covid 19, per riformare la scuola partendo da una base di pensiero che aiuti a crescere i tanti studenti storditi da ordinanze e regolamenti”. “

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