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Coronavirus. Gibertoni (Misto): i dati regionali siano a disposizione delle ricerche su rapporto Covid-smog

Per la consigliera Arpae e Sistema sanitario dovrebbero collaborare con chi sta studiando eventuali connessioni tra il virus e l’inquinamento atmosferico

La Regione Emilia-Romagna si attivi affinché Arpa e Servizio sanitario regionale mettano i dati in loro possesso a disposizione delle diverse ricerche in corso a livello nazionale e internazionale per stabilire eventuali legami tra l’inquinamento e la diffusione del coronovirus nonché sugli effetti del lockdown sull’ambiente. A chiederlo, in un’interrogazione, è Giulia Gibertoni (Misto) che ricorda come “l’Istituto superiore di sanità (Iss) e l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) insieme con il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) abbiano avviato uno studio epidemiologico a livello nazionale per valutare se e in che misura i livelli di inquinamento atmosferico siano associati agli effetti sanitari dell’epidemia: l’avvio di questo studio epidemiologico, infatti, segue la partenza dell’altra iniziativa PULVIRUS promossa da ENEA, ISS e ISPRA-SNPA, che valuterà le conseguenze del lockdown sull’inquinamento atmosferico e sui gas serra nonché le interazioni tra polveri sottili e virus”. Da qui l’interrogazione della capogruppo per sapere se l’esecutivo regionale “non ritenga opportuno mettere a disposizione del progetto nazionale in questione le competenze in materia di qualità dell’aria e i dati acquisiti da Arpae nonché le competenze, esperienze e dati del sistema sanitario regionale al fine di fare rete e integrazione e supportare un’azione congiunta che dia la possibilità in tempi celeri di comprendere gli eventuali effetti associati all’epidemia di CoViD-19, quali l’inquinamento atmosferico, e acquisire le risultanze utili a indirizzare le politiche regionali in tema ambientale e sanitario”.

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