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Sanità Modena. Gibertoni (Misto): investire su ospedale di Mirandola

La consigliera chiede di potenziare il nosocomio della bassa modenese: “Servizi smantellati dal 2011, ma la pandemia ha insegnato che dobbiamo consolidare la sanità pubblica di prossimità”

Investire sull’ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola, in provincia di Modena, soprattutto a seguito della pandemia, che ha messo in evidenza la necessità di interventi strutturali a favore di una sanità pubblica locale e di prossimità.” Lo chiede un’interrogazione di Giulia Gibertoni (Misto), che sollecita la Regione a valorizzare il nosocomio della bassa modenese, anche grazie ai fondi messi a disposizione dal governo. “Il Santa Maria Bianca è stato da diversi anni svuotato e indebolito della sua funzione primaria, nonostante la sua centralità geografica nell’area nord della provincia di Modena e pur avendo una buona struttura grazie all’opera di ricostruzione post-sisma”, ha sottolineato la consigliera. “Una struttura non ottimale, ma comunque funzionale a ospitare i servizi che sono stati nel tempo letteralmente depredati o depotenziati”. La capogruppo fa riferimento al percorso iniziato nel 2011, quando con la firma del Piano attuativo locale (Pal) si è sancito il passaggio da ospedale di zona a ospedale di prossimità. “Da quel momento nasce per i cittadini interessati il timore di un costante smantellamento dei servizi”, rimarca Giulia Gibertoni, che chiede alla Regione di fare dell’ospedale di Mirandola un ospedale di area e di intervenire “per dare pari dignità ai territori regionali nell’accesso ai servizi sanitari e soprattutto ai cittadini dell’area nord modenese”. “

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