Cosa fa la Regione per tutelare il fratino? A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, è Giulia Gibertoni (Misto) che ricorda come “il Fratino può essere assunto a simbolo dello stretto legame tra le abitudini dell’uomo e i delicati equilibri della biodiversità. Infatti, se una spiaggia è in cattivo stato di conservazione, inquinata e degradata, oppure livellata dalle ruspe, da altri macchinari o dal passaggio continuo e incontrollato dell’uomo o, comunque, soggetta a fattori antropici che danneggiano le dune e la vegetazione spontanea, difficilmente sarà visitata da questo splendido piccolo trampoliere. Al contrario, la presenza di un nido di fratino è sempre un ottimo segnale dello stato di salute di un ambiente marino, di una spiaggia e di un intero ecosistema costiero correttamente tutelati e conservati”. Da qui l’atto ispettivo per sapere “quali siano i dati numerici sulla nidificazione del Fratino, nella presente stagione, nelle aree costiere della nostra regione e se, laddove necessario, siano state adottate idonee misure di protezione per i nidi di Fratino come coperture metalliche e controlli sulle spiagge programmati dai Comuni, salvaguardia dalla presenza di altri animali quali i cani e quale sia stato il grado di collaborazione dei titolari degli stabilimenti balneari e quali le esperienze positive da replicare e quelle negative da evitare e se non ritenga avviabile un circolo virtuoso in cui si utilizzano queste circostanze per attuare educazione ambientale direttamente sulle spiagge, con i volontari delle associazioni che potrebbero collaborare dal punto di vista scientifico, come effettivamente accaduto in alcuni casi in questi giorni, con tantissimi cittadini incuriositi, contemporaneamente incentivando la tutela delle specie protette”. Inoltre, Gibertoni chiede se l’esecutivo regionale “non intenda cogliere la questione della tutela del fratino come una grande possibilità anche di valorizzazione e di diversificazione dell’offerta turistica, promuovendo la coscienza eco-ambientale di quei responsabili di stabilimenti che scelgono di prendersi cura dei fratini, e che quindi concorrono di fatto a creare maggiore diversità nell’offerta anche turistica, aggiungendo aspetti ‘green’ e di consapevolezza ecologica e persino possibilità di approfondimento di tematiche ambientali (incollaborazione con la Regione, con le associazioni e con i volontari) per chi frequenta i bagni. Si tenga conto anche che la presenza per esempio della nidificazione del Fratino contribuisce all’assegnazione della Bandiera blu, riconoscimento conferito dalla FEE (Foundation for Environmental Education) alle località costiere europee, che soddisfano criteri di qualità: di fatto la presenza del fratino di per sé contribuisce ad una maggiore attrattività turistica dell’area balneare”.
5 Giugno 2020 12:13
Ambiente. Gibertoni (Misto): difendere la nidificazione del fratino
La consigliera chiede alla Giunta precisi interventi a tutela della specie protetta
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5 Giugno 2020 12:13


