COMUNICATO
Assemblea

Ambiente. Gibertoni (Misto): riconoscere a livello giuridico i “santuari degli animali”

La consigliera chiede tutele e sgravi per i centri rifugio per animali maltrattati o sottratti da allevamenti intensivi: “Si reggono solo sull’autofinanziamento e sul lavoro di volontari”

La Regione riconosca giuridicamente i santuari degli animali”, i rifugi a conduzione famigliare o comunque gestiti da volontari, in cui animali sottratti a maltrattamenti o ad allevamenti intensivi vengono raccolti e accolti. Lo chiede in un’interpellanza Giulia Gibertoni (Misto), che domanda alla Giunta un censimento di questi luoghi, individuando caratteristiche come l’assenza di lucro, la conduzione volontaria e l’utilità sociale che possano portare in futuro a sgravarli dai costi impropri o ad attivare forme di convenzione. “Le spese di questi centri sono rilevanti- spiega la consigliera- anche perché spesso sono aggravate dalla necessità di assistenza e cura ad animali in precarie condizioni di salute e, benché si reggano pressoché totalmente sull’autofinanziamento, sarebbe utile riconoscerne quanto meno l’alta finalità di un nuovo rapporto tra uomo e altri esseri viventi presenti in natura, il carattere volontaristico e l’assenza di scopo di lucro”. Questi centri, infatti, si starebbero diffondendo anche sul nostro territorio regionale, anche se a livello giuridico non esistono e vengono trattati dai servizi veterinari competenti delle Ausl come normali allevamenti di animali a scopo di lucro. “Avviare un percorso di riconoscimento dei santuari, anche in via sperimentale e conoscitiva, sarebbe utile e opportuno nonché rispettoso dei convincimenti personali di molti cittadini appartenenti alla comunità regionale” sottolinea Giulia Gibertoni. “

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