Ambiente Reggio. Gibertoni (Misto): “Rafforzare il servizio di vigilanza fluviale per evitare altri incendi simili a quello di Montecchio”

Un incendio in una zona particolarmente disagevole di un comune del primo Appennino, un pronto allarme ma, prima dello svolgimento dell’intervento, un fronte di fiamma particolarmente vasto e distruttivo che ha interessato un’area di diversi ettari. E’ quanto accaduto pochi giorni fa nel comune di Montecchio. A fronte dell’allarme, le fiamme hanno comunque potuto alimentarsi per oltre un’ora in attesa che il Vigili del Fuoco raggiungessero l’esatta zona del fuoco in un’area particolarmente difficile da raggiungere. Un intervento -ricorda la consigliera Giulia Gibertoni che ha presentato un’interrogazione in merito- che complessivamente ha richiesto diverse ore per mettere in sicurezza l’area e spegnere i piccoli focolai che continuavano a riaccendersi”. Per la consigliera del Gruppo Misto, uno dei motivi che avrebbe contribuito a un evento così distruttivo potrebbe risiedere nella cessazione del servizio di vigilanza fluviale da parte della Polizia Locale Val d’Enza, servizio garantito dal corpo fino all’anno scorso -continua Gibertoni- “benché fosse gravemente sotto organico”. Collegandosi al fatto di cronaca, la consigliera modenese vuole sapere se la zona interessata dall’incendio sia classificata come SIC-ZPS (Sito di Importanza Comunitaria-Zona di Protezione Speciale) che, in caso affermativo, ricadrebbe sotto la diretta vigilanza da parte della Regione. A questa prima domanda Gibertoni chiede specifica risposta da parte della Giunta anche per capire “se non ritenga che il servizio di vigilanzafluviale in tutte le sue articolazioni vada rafforzato con mezzi e risorse e cosa stia facendo in proprio e nelle sedi di confronto col governo sul rafforzamento della vigilanza fluviale, che pare al momento del tutto insufficiente nella nostra regione in particolare per la stagione estiva”. “