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Ambiente. Gibertoni (Misto): salvaguardare i maceri, ‘custodi di storia e biodiversità’

La consigliera in un’interrogazione chiede anche se il macero di San Giorgio di Piano sia parte di una lottizzazione edilizia e se si intenda conservarlo

Piani di conservazione per i piccoli luoghi storico-naturalistici ‘resistenti’ e rappresentativi della storia nostro territorio, oltre che custodi di biodiversità”. In un’interrogazione alla Regione, la consigliera Giulia Gibertoni (Misto) chiede se esistano piani di programmazione per i maceri – ovvero bacini d’acqua che erano utilizzati per la lavorazione della canapa e che ora sono in via di forte rarefazione. La consigliera in particolare segnala che “ieri (31 agosto 2020) un macero a San Giorgio di Piano, tra via Argelato e via Melloni, sarebbe stato spianato tutt’intorno per mezzo di ruspe. Già due anni fa, – continua Gibertoni, – furono tagliati tutti gli alberi e gli arbusti facendo scomparire la ricca avifauna presente”. Ora secondo la consigliera, non rimarrebbe intorno al macero “nemmeno la bassa vegetazione con grave rischio per la vita della fauna minore, tra cui diverse specie protette dalla direttiva europea Habitat come la tartaruga palustre, considerate a rischio estinzione”. Da qui la richiesta della consigliera di capire se il macero sia parte di una lottizzazione edilizia e se si intenda salvaguardarlo e come. “

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