Trasporti. Gibertoni (Misto): campagna “Tpl gratuito under 14” molto sbandierata ma limitante

La campagna di comunicazione della Giunta sulla “Gratuità del TPL under 14” è al centro di un’interpellanza di Giulia Gibertoni (Misto). Una campagna che, – fa notare la consigliera, – è nata per promuovere l’utilizzo gratuito dei servizi di trasporto pubblico su bus e ferrovie della rete regionale per i ragazzi nati tra il 2007 e il 2014″, ma che, purtroppo, “mette molto l’accento sulla gratuità e poco sul fatto che si tratti in realtà di un’iniziativa legata al percorso casa-scuola ed estesa alla fruizione nel tempo libero solo, sostanzialmente, nelle aree urbane, per la tratta coperta dall’abbonamento”. “Lo sbandierato biglietto gratis a tutti i minori di 14 anni si è ridotto alla scelta di una tratta vincolata casa-scuola del tutto inutile, ad esempio, per chi va a scuola in bicicletta” scrive la consigliera che ricorda anche “l’assenza dell’Offerta Junior di Trenitalia in alcune aree del territorio regionale, invece disponibile in altre realtà”. Gibertoni riporta come esempio anche la regione Lombardia, dove “i bambini fino a 15 anni non pagano in nessun mezzo pubblico e non è necessario scegliere una tratta specifica così come non si deve scegliere il mezzo di trasporto (treno o bus)”. La consigliera chiede quindi alla Giunta di utilizzare nella sue campagne “uno stile più trasparente e attento alla precisione dei contenuti che non ingeneri nei cittadini aspettative non corrispondenti alla realtà” oppure garantire “un’effettiva gratuità del TPL regionale per gli under 14, sia su autobus che su treno, non legandolo solo al percorso casa-scuola, ma estendendone la fruizione anche al tempo libero, nelle giornate di sabato e domenica, e assicurando una parità di trattamento per le famiglie con bambini under 14, indipendentemente dalla località del territorio regionale in cui risiedono”. “Politiche promozionali dell’uso del trasporto pubblico rappresentano un aiuto per le famiglie e possono fidelizzare gli utenti più giovani verso tali modalità di trasporto ambientalmente compatibili ma non dovrebbero limitare i ragazzi residenti nei centri più piccoli e nelle aree più marginali” scrive la Gibertoni. “