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Scuola. Gibertoni (Misto): “no allo spreco di arredi scolastici usati”

La capogruppo, in una interrogazione, denuncia lo spreco di arredi scolastici usati che si sta compiendo con le manovre emergenziali per la ripartenza dell’anno scolastico in sicurezza

Un momento molto delicato, quello attuale, con svariati settori della Pubblica amministrazione impegnati nella ripartenza dell’anno scolastico con le norme di sicurezza imposte dalla pandemia. Da diverse settimane il dibattito sui nuovi arredi scolastici, per garantire la didattica in presenza, è al centro delle cronache così come del dibattito politico. Su tutto, l’esigenza imprescindibile pare essere il reperimento di spazi sufficienti per la distribuzione degli alunni e la dotazione di banchi monoposto o di sedute attrezzate di tipo innovativo per evitare contatti ravvicinati e prolungati nelle classi. Giulia Gibertoni (Gruppo Misto), partendo dalla fondamentale premessa di quanto disposto dalla legge regionale 5 ottobre 2015, n. 16 (Disposizioni a sostegno dell’economia circolare), ricorda come la Regione promuova lo sviluppo dei centri di raccolta in sinergia con i centri per il riuso, tanto che nell’art. 3 -cita Gibertoni- si parla chiaramente di strutture dove portare i beni di cui il possessore non intende più servirsi, ma ancora suscettibili di vita utile, nelle condizioni in cui sono o tramite ripristino funzionale, attraverso pulizia, smontaggio, riparazione o altra manutenzione atta al loro reimpiego”. Partendo da questo assunto, per Gibertoni sembrano in particolare distonia le immagini pubblicate sui media bolognesi di un deposito nel comune di Bologna in cui si vedono cataste di arredi scolastici, specifica la capogruppo, “buttati via alla rinfusa”. Partendo dalla notizia di uno spreco di tali proporzioni e basandosi sul corposo piano di adeguamento di edilizia leggera, manutenzione ordinaria e straordinaria da parte del Comune di Bologna sia sulle scuole secondarie, primarie, nei nidi e nelle scuole dell’infanzia, Gibertoni denuncia la mancanza di coinvolgimento della cittadinanza per “collaborare a fornire idee e progetti su come non sprecare quella che era comunque una risorsa, cioè i vecchi arredi scolastici; inoltre, esistono già delle esperienze, come quella di una scuola romana che addirittura ha ottenuto i banchi monoposto modificando quelli biposto”. Vista la situazione riscontrata, la capogruppo interroga quindi la Giunta “per capire se risultino altre situazioni di spreco oltre a quella già denunciata e se risultino esperienze positive in senso contrario”. In generale, poi, Gibertoni chiede una ricognizione puntuale sia per le scuole della città di Bologna che per i plessi dell’intero territorio regionale. In conclusione, la sollecitazione alla Giunta “se non consideri opportuno, dato che la scuola dovrà essere uno dei settori maggiormente qualificanti su cui investire, sia nell’immediato che nel prossimo futuro, far sì che si proceda con investimenti di qualità e duraturi, anche da parte degli enti locali della nostra regione e ascoltando con attenzione le richieste che vengono dalle scuole e in generale dal territorio”.”

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