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Ambiente Bologna. Gibertoni (Misto): la Regione stoppi il Comune sul nuovo cemento al Lazzaretto

La consigliera boccia gli interventi edilizia nel comparto Bertalia-Lazzaretto del capoluogo emiliano e invita la Giunta di viale Aldo Moro a prendere posizione

La Regione prenda posizione sulle attività urbanistiche ed edilizie del Comune di Bologna nel comparto Bertalia-Lazzaretto nel quartiere Navile di Bologna. A chiedere il parere della Giunta regionale sull’attività di Palazzo d’Accursio è la consigliera Giulia Gibertoni (gruppo Misto) che ripercorre minuziosamente tutte le attività edificatorie previste in zona e afferma che è evidente come la realizzazione del comparto, anche se si riuscisse a far rispettare le prescrizioni per gli indici di permeabilità che vanno dal 20 al 35 per cento, darebbe il suo contributo al processo di impermeabilizzazione dei suoli in cui la nostra regione è già ai vertici nazionali, nonché al consumo di suolo vergine in cui pure il territorio regionale è saldamente ai vertici del paese”. Da qui l’atto ispettivo per sapere se l’amministrazione regionale “ritenga il modello di futuro proposto dal Comune di Bologna, che si vuole realizzare nel comparto Bertalia-Lazzaretto con la tradizionale colata di cemento accompagnata da consumo di suolo vergine (con varianti urbanistiche approvate una dietro l’altra per inseguire e agevolare i lottizzatori di turno, fino all’ultima che svende la città al nuovo mercato immobiliare in ascesa degli studentati di lusso), il modello che si continuerà a perseguire con la nuova legge urbanistica regionale del 2017”. “

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