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Coronavirus. Gibertoni (Misto): monitorare le Case residenza anziani accreditate

Un’interrogazione della consigliera denuncia come soprattutto nel modenese ci siano molti focolai di Coronavirus nelle strutture per anziani: “E’ la conferma del fallimento del modello socio-sanitario”

La Regione monitori e relazioni sulla situazione del Coronavirus nelle Casa residenza per anziani (Cra), le strutture per gli anziani già protagoniste di focolai di Covid-19 nel corso della fase primaverile della pandemia. A chiederlo è un’interrogazione della consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto), che prende le mosse da nuovi focolai nelle Cra segnalati nei giorni scorsi soprattutto in provincia di Modena. Nelle Cra accreditate nel territorio del comune di Modena, i dati aggiornati al 27 ottobre 2020, registrano 50 decessi per Covid-19 dall’inizio dell’anno, mentre il dato dei decessi totali è di 316 e, di fatto, circa un sesto delle morti nelle strutture protette accreditate dal Comune e nel comune di Modena sarebbero state provocate dal Covid-19; è di oggi la notizia che in una Cra di Carpi sarebbe stata accertata la presenza di 36 positivi fra gli operatori e 53 positivi fra gli ospiti, con quattro decessi già avvenuti e con i carabinieri del Nas di Parma e quelli della compagnia di Carpi che hanno eseguito un accesso ispettivo presso la Cra gestita da una cooperativa, acquisendo documentazione sanitaria relativa ai vari decessi e alle positività al virus”, spiega Gibertoni per la quale “la diffusione del contagio e i decessi avvenuti all’interno delle Cra hanno messo in evidenza il fallimento di un modello socio-sanitario che non è stato in grado di tutelare i più deboli, un modello che si è rivelato carente sul piano sanitario nel garantire il diritto alla salute, anche a causa del continuo turn-over del personale, della precarietà contrattuale degli operatori, dell’assenza di figure come geriatri, medici e infermieri, cioè problemi strutturali del sistema socio-sanitario che devono necessariamente essere risolti per poter guardare con speranza al futuro”. Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “quale sia la situazione aggiornata, provincia per provincia e secondo le diverse tipologie delle CRA presenti sul territorio regionale e, in particolare, come la Regione si stia muovendo per evitare le conseguenze sanitarie e la crescente mortalità, nonché come si intendano gestire anche le ripercussioni sugli anziani ospiti che potrebbero derivare da ulteriori mesi da trascorrere in isolamento assoluto e se durante la prima ondata della pandemia, ancora in corso, ci sia stato nelle suddette strutture il rispetto delle regole cautelari generali e fissate in corso d’opera”. “

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