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Coronvirus. Pigoni (lista Bonaccini): più corsi di formazione per gli specializzandi

Con una risoluzione, la consigliera invita a potenziare le borse di studio e la preparazione professionale anche alla luce di quanto avvenuto durante l’emergenza Covid-19

La Regione si attivi perché ci siano più borse di studio e maggiore offerta formativa territoriale per gli Specializzandi in sanità. A chiederlo, con una risoluzione, è la consigliera Giulia Pigoni (lista Bonaccini) che prende le mosse dall’emergenza coronavirus e dalle criticità emerse. L’emergenza sanitaria ha purtroppo evidenziato tutti i limiti e le mancanze dell’attuale sistema di formazione dei medici specialisti e nel breve periodo sul territorio nazionale Italia mancheranno più di 35 mila medici specialisti a cui si aggiunge il fatto che ogni anno circa 1.500 medici emigrano dal nostro Paese sia per proseguire la propria formazione, sia per le migliori opportunità lavorative”, spiega Pigoni, per la quale “è necessario investire sui giovani medici per coprire i vuoti sanitari sul territorio regionale ancora carente di specialisti, aumentando la capacità formativa e garantendo nuove energie al servizio sanitario al fine di avere una Sanità regionale più completa”. Da qui la risoluzione per impegnare la Giunta “ad attivarsi in ogni sede istituzionale con le Università e gli Ordini professionali al fine di aumentare le borse di studio e il loro finanziamento strutturale con adeguate risorse e stanziamenti mirati anche a riportare il rapporto laureato-borsa di specializzazione alla pari e recuperare le borse di specializzazione andate perdute a causa di abbandoni o cambi di indirizzo specialistico durante il percorso di specializzazione medica; a implementare la rete formativa territoriale con un decisivo aumento dei contratti di formazione specialistica, stipulando convenzioni con tutti gli ospedali del territorio in grado di assicurare l’attività formativa degli Specializzandi siano essi Aziende Sanitarie Pubbliche o facenti parte del circuito Privato convenzionato accreditato”. La risoluzione, poi, invita “a valorizzare, in sede di valutazione dell’attribuzione delle borse di studio, i percorsi formativi dei laureati nella rete formativa universitaria della Regione Emilia-Romagna”. “

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