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Ambiente. Taruffi (ER Coraggiosa): chiarire le responsabilità per danni ecologici provocati al Bacino di Pavana

Il consigliere chiede spiegazioni di quanto avvenuto nel bacino idrico dell’Appenino bolognese e vuole sapere se siano state rispettate tutte le prescrizioni indicate dalle autorità pubbliche competenti

La Regione faccia chiarezza sui danni all’ambiente provocati dallo svuotamento del Bacino di Pavana, sull’Appennino bolognese. E si chiarisca se tutte le prescrizioni indicate dalle autorità competenti sono state rispettate. A chiederlo è, in un’interrogazione, il consigliere Igor Taruffi (ER Coraggiosa) che ricorda come lo svuotamento del bacino a monte della diga di Pavana, gestita da Enel Green Power, posto sul torrente Limentra di Sambuca e autorizzato a partire dal 15 luglio scorso, è stato causa di un disastro ecologico di incalcolabili proporzioni e di inaudita portata poiché il fango fuoriuscito dallo scarico delle diga ha ucciso quintali di pesce pregiato e ha compromesso l’ecosistema fluviale, sino alla confluenza con il fiume Reno e, secondo alcune testimonianze, fino all’abitato di Vergato e oltre, rendendo l’alveo del fiume nero a causa del limo per chilometri: il 6 luglio scorso il Responsabile del Servizio Area Reno e Po di Volano ha approvato il Piano Operativo per lo svaso del bacino Diga di Pavana trasmesso da Enel come imposto dal provvedimento urgente e contingibile dell’Ufficio Tecnico per le Dighe di Firenze e motivato da superiori finalità di tutela e salvaguardia della pubblica incolumità, imponendo una serie di ‘tassative condizioni'”. Proprio su questi precetti si sofferma l’attenzione di Taruffi che ricorda come “tra queste ‘tassative condizioni’ si evidenzia quella secondo la quale e quella secondo la quale ”. Altre tassativa indicazione era l’ordine secondo cui “Enel Green Power dovrà provvedere a ripristinare tempestivamente qualsiasi danno causato alle opere idrauliche ed al corso d’acqua per effetto dello svaso, compreso la rimozione di sedimenti in zone che possono creare problematiche idrauliche, in conformità alle richieste e prescrizioni che saranno impartite dall’autorità idraulica competente per territorio” e quella secondo la quale “prima dell’inizio delle operazioni di svaso dovranno essere inviati, agli Enti competenti, i report relativi al monitoraggio e ai campionamenti eseguiti ante operam (…) si dovranno informare costantemente, gli Enti interessati per competenza, sull’andamento delle operazioni di svaso e sul rispetto delle previsioni contenute nel piano operativo e nelle prescrizioni impartite”. Alla luce di queste informazioni, e del fatto che eventuali inosservanze andavano segnalate all’Autorità Giudiziaria competente, Taruffi interroga la Giunta per sapere “se tutte le “tassative condizioni” imposte dalla Determinazione n. 2004 del 6 luglio 2020 siano state rispettate e, in particolare, se, visto che le soglie limite proposte per i parametri di “solidi sospesi” e “ossigeno disciolto” non sono state evidentemente rispettate, lo svaso sia stato temporaneamente sospeso; se i report relativi al monitoraggio e ai campionamenti eseguiti prima e durante le operazioni di svaso siano stati regolarmente trasmessi agli Enti interessati per competenza e se la stazione di monitoraggio in continuo posta a valle della diga abbia registrato il superamento dei limiti per i parametri monitorati e se gli uffici regionali competenti abbiano eseguito propri campionamenti e monitoraggi, sia chimico-fisici sia igienico-sanitari, dei corsi d’acqua coinvolti allo scopo di valutare i danni all’ecosistema fluviale e alla fauna ittica e quantificare i risarcimenti a carico di Enel Green Power”. Il consigliere vuole inoltra sapere dall’amministrazione regionale “quali azioni la Regione abbia intenzione di mettere in campo affinché Enel Green Power garantisca il ripristino delle precedenti buone condizioni dell’ecosistema fluviale e il ripopolamento della fauna ittica decimata e se la Regione abbia intenzione di presentare denuncia all’Autorità Giudiziaria per l’inosservanza delle condizioni e prescrizioni di cui al citato provvedimento”.”

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